L’Inter deve fare i conti con il ‘caso’ Lukaku. Arriva un durissimo attacco al belga: ecco cosa dovrebbe fare il club nerazzurro
La stagione dell’Inter, dopo un inizio stentato, ha cominciato a prendere forma con una serie di risultati positivi che hanno rilanciato le ambizioni della squadra allenata da Simone Inzaghi.
Non è un mistero che l’ipotesi scudetto resti complicatissima, vista una distanza virtualmente incolmabile con il Napoli capolista. Le attenzioni del club di Steven Zhang sono chiaramente orientate al chiudere nel migliore dei modi la stagione, oltre a programmare quella che sarà la prossima. In tal senso, il calciomercato estivo regalerà certamente non poche novità. La rosa dell’Inter, infatti, ha mostrato più di una pecca ed è per questo motivo che Marotta e Ausilio stanno già valutando le prossime mosse. Una di queste potrebbe riguardare Romelu Lukaku, arrivato in prestito dal Chelsea solo pochi mesi fa e che ha mostrato un’involuzione preoccupante sin dal suo grande ritorno nella Milano nerazzurra. Il belga, sia per gli infortuni che per prestazioni ben al di sotto delle sue possibilità, è finito per essere una comparsa: 11 presenze, solo 474′ in campo con 2 reti ed 1 assist all’attivo. Numeri ben lontani dal centravanti che, prima di fare ritorno al Chelsea, aveva intimorito le difese di mezza Europa.
“Come Pinamonti”: Lukaku al centro delle critiche
A tal riguardo il giornalista Sandro Sabatini ha voluto dire la sua, sbilanciandosi ai microfoni di ‘Radio Radio’ su quella che dovrebbe essere la scelta dell’Inter riguardo al destino del nazionale belga.
“Rinnovo del prestito di Lukaku? Se è quello visto fino ad ora, meglio lasciar perdere. Ha fatto quello che avrebbe potuto fare un Pinamonti qualsiasi. Alla lunga, strappare un prestito rinnovato di anno in anno a prezzi contenuti può andare anche bene. Ma non si sa che cosa potrà fare da qui in avanti”. Sabatini conclude così il suo intervento, riflettendo su quelle che saranno le scelte che formeranno il nuovo attacco dell’Inter per il 2023/24: “Se poi consideriamo il flop di Correa e il fatto che Dzeko ha 37 anni, Lautaro non può mica giocare da solo“.