Il Milan esce con le ossa rotte dal derby della Madonnina: nuovo attacco e retroscena sull’assenza di Leao
Il 2023 del Milan continua a confermarsi come un annus horribilis. Sì, perchè i rossoneri cadono ancora e danno continuità ad un trend agghiacciante: tre sconfitte, due pareggi ed una sola vittoria, il 4 gennaio, in casa della Salernitana.
Un’involuzione che preoccupa non poco Pioli ed il popolo rossonero: per la squadra campione d’Italia in carica, adesso, si presenterà un nuovo ostacolo. Il match contro il Torino, nell’anticipo del venerdì, a San Siro: proprio i granata hanno recentemente eliminato i rossoneri negli ottavi di finale di Coppa Italia. Il giornalista e direttore di ‘Telelombardia’, Fabio Ravezzani, ha pubblicato sulle sue pagine social un messaggio che punge, da molto vicino, il Milan. L’ennesimo ko della squadra di Pioli, in piena crisi e lontana dalle zone alte della classifica, non fa altro che spaventare i tifosi del ‘Diavolo’ che adesso tremano per il prosieguo stagionale. Ravezzani si è concentrato sulle scelte di Pioli, molto discusse visto anche il rendimento in campo dell’undici scelto dall’allenatore emiliano: “Le dichiarazioni di Pioli e dei calciatori post derby confermano che il Milan era insicuro. Proprio per questo, metterlo tutto in difesa ha aumentato il blocco psicologico”. Le parole del giornalista si focalizzano, poi, su uno dei nomi più discussi delle ultime settimane: Rafael Leao.
Da Pioli a Leao: “Senza senso escluderlo”
Il portoghese, si sa, è lontanissimo dal rinnovo contrattuale con la società meneghina e la recentissima esclusione nel big match contro l’Inter, non fa altro che gettare benzina sul fuoco su quello che difficilmente sarà un futuro ancora a tinte rossonere per l’ex Lille.
“Senza senso, poi, escludere l’unico contropiedista (Leao). Pare evidente”, ha concluso Ravezzani, “che dietro ci siano questioni disciplinari“. Per il giornalista vicino alle vicende del club rossonero, la mancata titolarità del portoghese sarebbe strettamente riconducibile ad una punizione che il Milan, probabilmente per motivi comportamentali, ha deciso di infliggere a Leao in una delle partite più sentite e importanti dell’intera stagione.