Stipendi a rischio, pericolo penalizzazione: “Servono 11 milioni”

Scatta l’allarme in casa del club, già in crisi dal punto di vista dei risultati: lo spettro di una penalizzazione si avvicina sempre più

Doveva essere il giorno della tranquillità, della rassicurazione. E soprattutto dell’annuncio di una ricapitalizzazione del club – compresa tra i 35 e i 50 milioni, per mettere in sicurezza la società sino a fine stagione – e invece nulla. L’Assemblea degli azionisti, deserta, si è chiusa con un nulla di fatto per la scelta di Massimo Ferrero, proprietario della Sampdoria, di non presentarsi. A questo punto non solo il futuro, ma anche l’immediato presente, della Sampdoria, si fanno oscuri.

Marco Lanna, presidente di una Sampdoria sempre più in crisi
Marco Lanna – Calciomercatonews.com

Come riportato, con uno status Twitter, dal giornalista Giovanni Capuano, le conseguenze per il club doriano potrebbero essere gravi. Soprattutto perchè andrebbero ad intaccare una classifica che è già deficitaria a dir poco. C’è sostanzialmente l’obbligo di recuperare circa undici milioni entro le prossime due settimane, così da saldare gli stipendi dei tesserati relativi al quarto trimestre 2022. L’intervento delle banche si fa sempre più vicino, per non dire obbligato.

Crisi Sampdoria, il club ad un passo dal baratro

In una situazione fattasi ormai esplosiva, con i tifosi che, oltre a prendersela con Ferrero, ritengono il precedente proprietario Edoardo Garrone il maggior responsabile della crisi, la FIGC valuta attentamente il caso. Se i suddetti stipendi non verranno saldati entro il 16 febbraio, scatterà una penalizzazione di due punti sulla classifica del 2022/23. Come se non bastasse la già disastrata situazione della squadra di Stankovic, lontana 9 punti dal quart’ultimo posto.

Massimo Ferrero, pesante assenza all'Assemblea degli Azionisti della Samp
Massimo Ferrero – Calciomercatonews.com

Il presidente Marco Lanna e il CdA avrebbero già mossi i passi  per l’inoltro della documentazione a corredo della domanda di ammissione alla procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. Un piano di salvataggio che prende le mosse da una procedura istituzionalizzata, prevista per aiutare le imprese che lamentino un provvisorio stato di crisi. Ma con la capacità di risollevarsi attraverso varie azioni durante la procedura stessa. In casi come questi il Tribunale potrà emettere specifici provvedimenti a tutela del patrimonio dell’impresa, evitando anche l’inizio o la prosecuzione di azioni esecutive da parte dei creditori, tra le altre cose

 

 

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