Uno degli obiettivi di mercato dell’Inter potrebbe finire al Barcellona: la famiglia ha espresso un desiderio chiaro
Già inseguito dal club nerazzurro sul finire della sessione estiva di calciomercato 2021/22 – quando poi l’Inter tesserò Joaquìn Correa, prelevato dalla Lazio – l’attaccante francese è ormai prossimo allo status di giocatore libero da vincoli contrattuali con qualsivolgia club.
Il rinnovo del contratto in scadenza nel 2023 infatti, già oggetto di annose trattative tra le parti per lo meno da 1 anno e mezzo, non ci sarà. Il giocatore è deciso nella sua idea di liberarsi a costo zero per poi scegliere la destinazione migliore per la sua carriera. Ovviamente il transalpino è ambìto da diverse società per via del grande risparmio sul costo del cartellino che il suo arrivo comporterebbe. Tra i vari club interessati alle sue prestazioni, ce n’è uno che ha le simpatie della sua famiglia. Nello specifico del padre, già conosciutissimo al pubblico italiano per la sua lunga militanza in Serie A.
Lilian Thuram non ha dubbi: “Il Barça sarebbe un sogno”
Intervistato dall’emittente francese RAC1, Lilian Thuram, papà di Marcus, attaccante del Borussia Mönchengladbach protagonista della vicenda, è stato più che chiaro su quello che potrebbe essere il desiderio del figlio. Il giocatore, all’età di 8 anni, ha anche giocato nelle squadre giovanili del Barça, all’epoca della militanza di Lilian tra i blaugrana. La Catalogna sarebbe dunque una sorta di ritorno all’infanzia per il veloce attaccante del club tedesco.
“Ovviamente voglio il meglio per i miei figli. Per Marcus sarebbe un sogno giocare nel Barcellona. I blaugrana piano piano stanno tornando ad essere una grande squadra. Sono felice per il Barça e per Xavi“, ha dichiarato l’ex difensore di Parma e Juventus. Ovviamente il club blaugrana era ed è già tra le società che avevano fatto un sondaggio per il figlio d’arte, per un ipotetico arrivo che anticipasse la scadenza del contratto. Il Mönchengladbach aveva sempre declinato le proposte, forse convinto di ottenere una firma che il giocatore si è invece sempre rifiutato di apporre.