Dopo la grande prestazione di Salerno, si torna a parlare del futuro di Rafael Leao: c’è chi è convinto di una cosa
Se qualcuno aveva pensato che le voci su un suo possibile addio – o comunque, più in generale, la trattativa sul rinnovo – potessero distrarre il giocatore è rimasto deluso. Oppure, nel caso dei tifosi del Milan, piacevolmente sorpreso. Rafael Leao c’è. Eccome se c’è. Alla prima uscita post Mondiale il portoghese ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di fare la differenza con delle giocate fuori dal comune.
Ad ogni modo, la questione legata al rinnovo del contratto tiene ancora banco in tutti i discorsi non strettamente legati al campo. Ma che dal campo si giustificano proprio vedendo quanto sia diventato quasi imprescindibile il lusitano per il buon esito della stagione del Milan. Il pressing del Chelsea sull’entoruage del calciatore è costante, continuo. L’offerta economica dei Blues supera di gran lunga quella rossonera, potendo anche allettare il ragazzo col pagamento della multa dovuta allo Sporting CP. Ma c’è chi, tra gli addetti ai lavori, avrebbe trovato una ‘soluzione’ che potrebbe risovere i problemi del Milan.
Il futuro di Leao: il ‘problema’ degli agenti
“L’unica speranza del Milan è che Leao mandi a quel paese i due procuratori. I suoi agenti hanno offerte di gran lunga superiori dall’estero rispetto ai 7 milioni o poco più del Milan: è questo il problema“, ha sostenuto Sandro Sabatini negli studi di ‘Pressing’ commentando il futuro del lusitano in relazione alla gara di campionato dei rossoneri.
C’è anche chi si mostra però ottimista sul buon esito del rinnovo sulle cifre già avanzate dal club rossonero con l’entourage dell’attaccante. “C’è ottimismo sul rinnovo di Leao al Milan: sono stati offerti 7 milioni, il giocatore ha dimostrato di voler restare”, ha detto il giornalista Daniele Miceli sempre negli studi della trasmissione di Mediaset. Il dibattito, come al solito, è vivo: quello che conterà sarà la decisione del giocatore portoghese, sempre più al centro delle attenzioni e delle preoccupazioni dei titosi rossoneri.