Impazza il dibattito sulla figura di Lionel Messi dopo il trionfo Mondiale in Qatar: stavolta il paragone non è con Maradona
La finalissima di Lusail ha regalato delle emozioni grandissime. Illuminata dallo sconfinato talento di due tra i giocatori che più verranno ricordati nella storia del calcio – recente e futura – Argentina e Francia hanno dato vita ad una battaglia senza escusione di colpi. A prevalere, alla fine, è stato il fenomeno albiceleste, che così ha coronato il sogno di una vita intera.
Nemmeno il tempo di celebrare il terzo alloro Mondiale dell’Albiceleste, arrivato a 36 anni di distanza dall’ultimo griffato Maradona, che subito sono partiti i paragoni tra la carriera di Diego e quella della Pulga. Nell’acceso dibatttito su chi sia il GOAT, c’è spazio anche per chi lancia una provocazione non priva di fondamento. E se il più grande, allo stato attuale, fosse invece proprio il numero 10 della Francia finalista di Qatar 2022? Il giornalista Fabrizio Biasin, intervenuto su TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it, ha detto la sua.
Il dualismo Messi-Mbappè e il Mondiale di Lautaro Martinez
“La Francia è stata fuori dal campo, c’è stato tanto Mbappè ma per un tempo la Francia non è esistita per niente sul terreno di gioco. Parlo a livello psicologico sia chiaro, successivamente la capacità dei transalpini è stata quella di uscire da questa situazione. Messi stramerita tutto, ma per me Mbappè è già il più forte in assoluto, lui fa delle cose impressionanti. Messi ha sfruttato l’ultima occasione per arrivare meritatamente sul tetto del mondo“, ha esordito.
“Non è stato un Mondiale positivo per Lautaro, perché è finito in panchina. È stato bravo a restare sul pezzo? Secondo me sì. Ha lasciato qualcosa, perchè sul terzo gol di Messi c’è anche il suo zampino. Ha vinto tante cose con l’Argentina, adesso è campione del mondo e ora starà sicuramente festeggiando e non penserà a queste cose. Al Mondiale ha fatto fatica, ma da quando è entrato lui che l’Argentina ha iniziato di nuovo a essere pericolosa, per lo meno in finale“.
L’ultimo pensiero è ancora sulla Finalissima: “Continuo a pensare che sia stata la finale più bella in assoluto. Qui è cambiato il calcio, ieri fino all’80°è stata una gara a senso unico e poi però, nell’ultima mezz’ora,tutti sono andati ad un livello superiore per superiorità, azioni e livello. Queste combinazioni ti fanno pensare che abbiamo vissuto una cosa rara e unica“, ha concluso.