Una sola rete e grande attenzione ai dettagli hanno permesso al Marocco di conquistare una storica qualificazione contro un Portogallo che perde l’occasionissima
Nessuno all’inizio di questo Campionato del Mondo di Qatar 2022 avrebbe potuto prevedere che il Marocco, una delle tante piccole realtà internazionali qualificatesi alla fase a gironi, potesse arrivare tanto in fondo alla competizione. Eppure ogni gara disputata finora dalla formazione magrebina, soprattutto contro le big europee, è stata degna di nota. Dopo aver gambizzato la Spagna, ecco il turno del Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Per tutta la durata del primo tempo le due squadre si sono equilibrate sia in fase di possesso di palla che nel numero di occasioni sottorete. Quel che ha però concesso il vantaggio della formazione di casa è stato l’errore di Diogo Costa in uscita, lasciando al centravanti En Nesyri di colpire il pallone di testa su cross. A seguire sono state tante le opportunità di allungo o pareggio, traverse comprese, ma non è bastato. Il Portogallo ha forse peccato di un possesso meno incisivo del previsto, ma tanti meriti all’impostazione del tecnico marocchino Regragui.
Marocco determinato e composto, Portogallo sterile e sprecone
Nella ripresa delle ostilità c’è stata grande organizzazione in campo da parte del Marocco che ha dunque costretto gli avversari a spostare inutilmente il proprio baricentro. In una fase finale scomposta e con un Portogallo arrembante per il tutto per tutto, l’arbitro fischia la fine della partita sul punteggio di 1-0. Il Marocco scrive la storia del calcio.