Uno degli allenatori più vincenti della storia potrebbe cambiare aria nei prossimi mesi. Pep Guardiola riceve attenzioni da tante squadre blasonate e sarà difficile fare una scelta
Pep Guardiola ha vinto già 31 trofei nella sua carriera e la sua ambizione, inutile nasconderlo, è quella di raggiungere Alex Ferguson a quota 49.
Lo spagnolo, individuato come inventore del Tiki Taka, è alla guida del Manchester City dal 2016, dove indubbiamente ha vissuto grandi momenti dopo le sue esperienze al Bayern Monaco e al Barcellona. Ora, col Mondiale ancora in corso, già si discute di un suo futuro lontano dall’Inghilterra e il tecnico potrebbe ricevere presto una proposta che avrebbe del clamoroso. Al termine del Mondiale in Qatar potrebbero quindi esserci grosse novità.
Il Brasile sogna, vuole Guardiola
Il Brasile è stato eliminato ai quarti dalla Croazia di Luka Modric e per Tite il ciclo è ormai finito dopo sei anni in cui non è riuscito a vincere il massimo trofeo intercontinentale.
Per lui solo una Coppa America nel 2019, un po’ poco per la federazione brasiliana, che di certo si aspettava quantomeno la finale in questo Mondiale in Qatar. I verdeoro sognano Pep Guardiola, ma gli interrogativi e i paletti sono tanti, soprattutto quello legato al compenso del tecnico spagnolo. Sono 20 i milioni di euro che percepisce Guardiola al Manchester City. Tra l’altro ha appena rinnovato il suo contratto fino al 2025 con i citizens.
Il nome di Guardiola rimane una suggestione, un’idea e un “vorrei ma non posso”. Secondo Sport Mediaset i nomi in lista sono molti e vanno da quello di Diniz e Ceni a quello di Sampaoli, attuale allenatore del Siviglia. Certamente il Brasile ha bisogno di ritrovare quel prestigio che ha avuto per anni e la scelta sul nuovo allenatore dovrà essere ben oculata.
In merito all’eliminazione del Brasile è intervenuto Emiliano Viviano. L’ex portiere della Serie A ha parlato a ‘Calciomercato.it’ in onda sul canale Twitch di Tv Play: “Non si può parlare di fallimento Brasile, la gara l’ha dominata.
Credo molto nei dati, se si esclude la Spagna non ricordo tante squadre esprimere bel calcio e vincere il Mondiale. Vince sempre chi ha solidità. Il Brasile è solido, ha preso un solo gol, però con il prossimo Mondiale saranno 24 anni senza vincerlo. Hanno giocatori fortissimi davanti, però tutti i campioni li hanno in quella zona, in difesa manca qualcosa“.