Caso D’Onofrio, accuse per Trentalange: possible deferimento

Accuse pesanti per Trentalange che adesso rischia il deferimento ma non solo: il punto

Prosegue la bufera sul mondo arbitrale: La Procura federale ha emesso un atto di chiusura delle indagini sull’ex arbitro e attuale presidente dell’AIA, Alfredo Trentalange.

Trentalange AIA
Trentalange ©LaPresse

Tutto inizia dal Caso D’Onofrio. L’ormai ex procuratore arbitrale è stato arrestato il 10 novembre per traffico internazionale di stupefacenti. Indagando sull’ex procuratore capo dell’Aia, Giuseppe Chiné, a capo della procura Figc, ha scoperto diverse violazioni al Codice di giustizia sportiva e al Regolamento AIA. Accuse pesanti per Alfredo Trentalange. Secondo l’accusa, l’attuale presidente dell’AIA aveva “la diretta responsabilità delle nomine dei vertici degli organi di giustizia Aia”.

Trentalange sotto accusa: possibile deferimento

L’accusa sottolinea che Trentalange ha anche “omesso di assumere qualsiasi iniziativa, volta e finalizzata ad accertare i reali requisiti professionali e di moralità del sig. Rosario D’Onofrio prima della proposta e conseguente nomina da parte del Comitato Nazionale Aia, a Procuratore arbitrale dell’Aia”.

Gravina
Gravina ©LaPresse

Trentalange avrà 15 giorni per organizzare ed esporre la propria difesa, ma intanto Gravina ha inserito all’ordine del giorno del consiglio federale del 19 dicembre un punto molto significativo: “situazione Aia: provvedimenti conseguenti”, con l’obiettivo di tutelare gli arbitri stessi in un momento di grande pressione. Trentalange è convinto di poter dimostrare la propria correttezza, ma le ipotesi deferimento e commissariamento attualmente sono opzioni molto concrete.

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