La Juve, già forte del diritto di riscatto sull’attaccante, incassa anche il via libera dell’ex bianconero, che non rimpiange l’operazione
Sei gol in diciassette presenze ufficiali con la maglia bianconera. E alcune delle quali non solo da subentrato, ma anche con la squadra che lo riforniva di pochi palloni giocabili. Il tutto con la scomoda concorrenza – già messa in preventivo al momento dell’arrivo – di un certo Dusan Vlahovic. La resa di Arkadiusz Milik in maglia Juve è senza ombra di dubbio molto positiva. Sopratuttto se si considerano le condizioni alle quali è stato preso in prestito.
Il Marsiglia ha infatti ceduto il polacco a titolo temporaneo, lasciando il diritto di riscatto al club torinese. Fin qui tutto normale, se non fosse per il costo veramente esiguo per l’acquisto a titolo definitivo. Solo 7 milioni. Allo stato attuale l’ex Napoli è praticamente certo di vestire la maglia bianconera anche nella prossima stagione, ma quel che ancora non era chiaro, fino alla conferenza stampa di oggi, era il pensiero del tecnico del Marsiglia, Igor Tudor, al riguardo. Il croato ha spiegato in modo inequivocabile il perchè di un’operazione che a tutti gli effetti è stata molto conveniente per la ‘Vecchia Signora’. Un po’ meno per i francesi.
Tudor sulla scelta di cedere Milik
“I giocatori con gli stipendi più alti devono essere i giocatori più importanti. Abbiamo trovato un buon prestito per Milik alla Juventus. Manteniamo ben presente il valore del giocatore, che sta facendo bene. Magari in futuro può tornare, anche se la Juve ha un’opzione per acquistarlo“, ha esordito Tudor.
“Preferisci avere nella tua squadra giocatori di livello o adattabili? Se li hai entrambi è grandioso. Abbiamo considerato che Milik è sì un giocatore di altissimo livello, ma non è adatto al nostro stile di gioco”, ha continuato l’ex tecnico del Verona. “Forse ci sbagliamo. Ma dobbiamo fare delle scelte“, ha concluso.