L’asse Juventus-Tottenham, inaugurato 10 mesi fa con gli affari Kulusevski e Bentancur, potrebbe arricchirsi con un nuovo scambio
C’è un filo, nemmeno troppo sottile a dire il vero, che collega la Juventus e il Tottenham Hotspur: si chiama Antonio Conte, l’ex tecnico dei primi scudetti consecutivi dei bianconeri sotto la gestione presidenziale di Andrea Agnelli. Per la verità il collegamento tra i due club assume una valenza ancor maggiore se pensiamo che il Dg del club inglese è quel Fabio Paratici per anni alle dipendenze della società bianconera. Capitolo a parte, e non oggetto di approfondimento in questa sede, è poi il possibile ritorno alla Juve di Conte, in veste di allenatore, il prossimo anno. Restando all’attualità, le due società continuano a dialogare su alcuni colpi di mercato.
Fu proprio Paratici, su indicazione del tecnico salentino, a chiudere ormai 10 mesi fa il doppio affare con la Juve per l’arrivo a Londra di Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski. I punti di contatto tra i due club – che, tradotto, significa un continuo e nemmeno troppo celato interesse reciproco per i profili appartenenti all’una e all’altra squadra – potrebbe a breve arricchirsi con una nuova trattativa.
‘Obbligata’, da esigenze più impellenti in altri ruoli, a non affondare il colpo per un esterno sinistro che possa garantire un rendimento migliore rispetto ad Alex Sandro, la Juve ha deciso di rompere gli indugi nel mercato di gennaio. Il nuovo – che poi tanto nuovo non è – obiettivo si chiama Emerson Royal. L’ex Barcellona che guarda caso gioca prorpio negli Spurs. Per convinvere Paratici a privarsi di un prospetto utile ma non esattamente titolare nello scacchiere di Conte, Allegri è disposto a mettere sul piatto perfino il centrocampista Weston McKennie.
Prima dell’infortunio che lo ha colpito la settimana scorsa, l’americano era riuscito, complice anche altre assenze nel reparto, a ritagliarsi un ruolo da titolare nella Juve. Andato anche a segno contro Benfica ed Empoli, l’ex Schalke 04 è sembrato tornare ai livelli del primo anno in bianconero, agli ordini di Andrea Pirlo. L’idea di offrire McKennie pur di arrivare ad Emerson Royal è un sacrificio che magari qualche mese fa non sarebbe stato fatto. Ma che ora diventa quasi obbligatorio per ricostuire con coerenza una squadra che non abbia dei punti deboli in ruoli chiave.
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