Sulla scia di quanto già dichiarato dall’Ad Arrivabene, anche Pavel Nedved ha detto la sua sul tema ‘infortuni’ in casa Juve
Sta diventando un problema serio, serissimo. Forse IL problema, se escludessimo dalla computa delle preoccupazioni la precoce eliminaziona dalla Champions League. Ormai gli infortuni in casa Juve non si contano nemmeno più . C’è praticamente un’intera squadra, e di campioni oltretutto, indisponibile.
Paul Pogba, Angel Di Maria, Dusa Vlahovic e Gleison Bremer sono solo alcuni dei pezzi da novanta fermi ai box in casa bianconera. Prima del match di Champions League contro il PSG – che Allegri affronta con una panchina ridotta davvero all’osso – ha parlato ai microfoni di Mediaset il vicepresidente della Juve Pavel Nedved. Ecco le sue parole.
Problema infortuni, Pavel Nedved alza la voce
“Noi a livello di infortuni stiamo combattendo dall’inizio dell’anno, abbiamo dodici o tredici infortuni complessivi ma così è difficile, ci dobbiamo fare delle domande serie. Fortunatamente si fermerà il campionato il 13 novembre e faremo delle valutazioni serie. Valuteremo su tutto, in Champions abbiamo fatto quattro sconfitte su cinque, è normale uscire. In campionato siamo in ritardo. Valuteremo visto che il campionato si ferma e ripartiremo diversamente. Non sto parlando di allenatore, di società, giocatori. Qualcosa si è sbagliato“, ha tuonato l’ex Pallone d’Oro.
“Pogba? Non potevamo forzare un giocatore a operarsi, anche se è un nostro dipendente e lo stiamo pagando. Lui ha scelto la terapia conservativa ma non è andata bene, poi si è operato e non è andata bene nemmeno lì. In questo periodo speravamo di averlo, anche lui sperava. Doveva rientrare il 5 novembre e fare i Mondiali, la scelta che ha fatto di non andare al Mondiale l’ha fatta forse un po’ in ritardo ma da grande persona e grande giocatore“, ha concluso Nedved.