Nei sogni bianconeri, oltre all’arrivo del Ds re dello scorso mercato, c’è anche l’ingaggio di una delle rivelazioni del campionato
In casa Juve sono già inizate da tempo le grandi manovre in vista dell’ennesima rivoluzione che prenderà forma alla fine di questa stagione. Gli interventi nel mercato di gennaio saranno fatti, ma i veri cambiamenti – a partire dall’avvicendamento di Max Allegri, per il quale il destino sembra segnato – saranno concreti a luglio.
Non è ormai un mistero che oltre ad aver pesantemente puntato sul ritorno di Antonio Conte – che nel frattempo sfoglia la margherita tra la ricca offerta di Levy, la proposta bianconera e il pressing del PSG – starebbe facendo carte false per accaparrarsi quello che a detta di tutti, grazie ad operazioni magistrali, è stato l’indiscusso re del mercato estivo. Parliamo ovviamente di Cristiano Giuntoli, il dirigente del Napoli che pare aver agito con la bacchetta magica nella scorsa finestra di scambi. Nei sogni bianconeri, oltre all’arrivo del nuovo Direttore sportivo, ci sarebbe anche l’acquisto di uno dei giocatori col rendimento migliore di tutta la Serie A.
La Juve vuole Kim, De Laurentiis alza il tiro
Il club torinese, forte dell’arrivo di Giuntoli, avrebbe subito chiesto che quest’ultimo possa viaggiare verso Torino assieme a Kim Min Jae, il sudcoreano tra i maggiori protagonisti dello straordinario cammino del Napoli. La Juve vorrebbe mettere sul piatto il cartellino di Federico Gatti più un robusto conguaglio cash. Il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis avrebbe però delle idee diverse in merito.
Già presumibilmente indispettito dal possibile ‘tradimento’ del suo Direttore sportivo, il presidente azzurro non intende farsi soffiare uno degli affari migliori degl ultimi anni di mercato. Ecco perchè, coerentemente con quanto fatto con tutti i big avuti alle sue dipendenze, De Laurentiis non ritiene Kim incedibile in senso asssoluto. Ma per il suo cartellino vorrebbe in cambio quelli di Fabio Miretti e Matias Soulè, due gioielli che stanno facendo vedere le loro qualità anche in prima squadra, quando chiamati in causa.