Ha fatto discutere un’intervista in cui l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti è tornato pesantemente sui fatti di Calciopoli
Una bufera. Questo ha scatenato Massimo Moratti, presidente dell’Inter del Triplete, con una sua intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il motivo? Semplice. L’ex patron è tornato a commentare le vicende di Calciopoli, suscitando ovviamente reazioni opposte a seconda della fede calcistica e non solo.
“È vero che Moggi voleva venire all’Inter, ma non l’avrei mai preso. Perché la Serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente. Rivendico lo scudetto assegnato a tavolino, Assolutamente sì. So che gli juventini si arrabbiano, ma questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più“. Questi i passi fondamentali dell’intervista al figlio del grande Angelo.
Arracco frontale a Moratti: le parole di Pavanello
“Non vi stupite delle parole di Massimo Moratti. Calciopoli è stato il vero capolavoro della sua presidenza“. Questo il commento, ffidato a Twitter, del giornalista della Stampa Roberto Pavanello a proposito delle parole di Moratti.
Questa è solo un delle testimonianze delle tante proteste, provenienti per lo più da tifosi bianconeri, all’intervista rilasciata dall’ex patron nerazzurro.