Il calciomercato non è fatto solo di scambi diretti, ma anche di accordi pregressi che rischiano di abbattersi sulle rivendite
Capita spesso di mandare un giocatore in prestito e magari vederlo esplodere e consacrarsi in un’altra squadra. Quello che viene riportato dal Daily Mail ha del clamoroso, perché rischia di lasciare a mani vuote l’allenatore del Milan, Stefano Pioli.
Sembra infatti che tre squadre coinvolte nell’affare potrebbero mettere i bastoni tra le ruote al club di Milano. Pertanto a giugno della prossima estate potrebbe scatenarsi una vera e propria bagarre di mercato, un effetto domino con pochi precedenti in passato. Brahim Diaz è cresciuto molto in questi mesi proprio grazie a Pioli, che ora può essere beffato dal trasferimento milionario che stanno preparando in Premier League.
Brahim Diaz lascia il Milan per colpa del City
Il trequartista del Milan, Brahim Diaz, di proprietà del Real Madrid e attualmente in prestito ai rossoneri, potrebbe lasciare la Lombardia in favore del Manchester United. Nell’affare, ironia della sorte, è coinvolta anche l’altra sponda di Manchester, ovvero il City, perché al tempo del trasferimento al Real Madrid i citizens hanno inserito una clausola che prevede l’incasso del 40% sulla futura rivendita del giocatore. Ecco che il Real vorrà piazzare il ventitreenne a cifre molto alte, per garantirsi una plusvalenza abbondante. I blancos infatti prelevarono Diaz alla cifra di 17 milioni dal Manchester City e ora, l’unico club interessato ad offrire una cifra astronomica sembrerebbe il Manchester United di Ten Haag. Alla scadenza del prestito al Milan, quindi, il Real Madrid tenterà di vendere il trequartista al miglior offerente, dal momento che Diaz sembra non avere la minima intenzione di tornare al Bernabeu.
Questo è un vero e proprio intrigo internazionale per Pioli, che anche volendo dovrà fare i conti con due super potenze del calcio europeo e, soprattutto, con le casse del Milan. Si sa infatti che il progetto Milan al momento non prevede l’esborso di cifre astronomiche, bensì la pianificazione futura investendo con qualità, più che con quantità.