Nonostante la vittoria nel derby della Mole, Max Allegri continua ad attirare a sé le critiche degli addetti ai lavori
Dopo il mini-ritiro seguito alla clamorosa sconfitta maturata ad Haifa in Champions League, la Juve è tornata alla vittoria con una buona prestazione contro l’undici di Ivan Juric. Nonostante il primo strato di nubi minacciose sia stato spazzato via dall’affermazione nella stracittadina, il tecnico Max Allegri deve ancora fare i conti con le critiche provenienti dal mondo del giornalismo sportivo.
Con i social già in fermento per il caso Bonucci – il giocatore avrebbe chiesto la cessione dopo la clamorosa esclusione dal 1′ nel derby – Allegri è ancora sul banco degli imputati per una presunta cattiva gestione del gruppo squadra. Che non avrebbe dialogo con lui. Gli attacchi al tecnico toscano, però, non finiscono qui: lo si accusa anche di non aver migliorato i suoi giocatori né dal punto di vista tecnico, né da quallo caratteriale. In tal senso, sono molto chiare – e al solito dirette – le parole di Tony Damascelli, che ha parlato ai microfoni di Radio Radio.
Damascelli senza freni su Allegri: le accuse
“I giocatori sono uniti, l’allenatore è a parte. Si ritrovano quando sono in campo lontani dalla panchina. Il gruppo è separato in questo momento dall’allenatore. Bonucci in che posizione si trova? È un reduce di se stesso, è stato un buon giocatore e poco altro. Vlahovic ha fatto una ottima partita, ma ha giocato più che altro da solo“, ha incalzato Damascelli.
“Il ruolo di un allenatore dovrebbe essere quello di migliorare i suoi giocatori, dal punto di vista tecnico e caratteriale, quello che alla Juve non sta succedendo“, ha concluso il giornalista. I problemi in casa bianconera, insomma, non sembrano finiti, ma solamente posti sotto al tappeto, magari in attesa di un nuovo capitombolo, scongiurato con forza da tutto il popolo juventino.