In casa Juve è iniziato il toto-sostituto di Max Allegri: in lizza due allenatori reduci da esperienze non esaltanti
Le parole, nel calcio, hanno il valore che hanno. Più che altro una decisione, una presa di posizione, sebbene stabilita con fermezza, può sempre essere soggetta a variazioni, determinate dall’unica cosa che conta in questo magnifico sport, come in altri: il risultato. L’ambiente bianconero, tifosi compresi, hanno ricevuto nella serata di martedì, subito dopo la clamorosa disfatta in terra israeliana, la notizia che Massimiliano Allegri resterà fino a fine stagione. È stato lo stesso Andrea Agnelli, con l’ormai famoso intervento su Sky Sport, a darne conferma.
La verità, come sussurra qualcuno, è che la società stia già pensando ad un traghettatore. Qualcuno che dia la scossa, e che salvi il salvabile, da qui a fine anno, garantendo alla Juve il minimo risultato stagionale. Ovvero la a qualificazione alla prossima Champions League. L’eventuale mancato arrivo tra le prime 4 del campionato comporterebbe dei danni incalcolabili anche per il mercato futuro. Si innesterebbe una spirale di restrizioni sul mercato – l’unica cosa che può trasformare la Juve in una squadra competitiva – da cui sarebbe impossibile o quasi uscirne. Ecco che allora, sulla spinta di una piazza ormai esasperata dal tecnico, iniziano a circolare i primi nomi.
Reduce dal precoce esonero al Verona, dove poi il successore, Igor Tudor, ha ottenuto dei risultati strabilianti, Eusebio Di Francesco è uno dei candidati a sorpresa per la sostituzione immediata – e comunque prima del Mondiale in Qatar – di Allegri. La società bianconera, già alle prese con le spese legate all’esonero del toscano – vera causa, secondo i maligni, del fatto che il toscano ancora sieda sulla panchina della Juve -non può permettersi uno stipendio top per il nuovo tecnico. L’ex allenatore della Roma, a caccia di rivincite dopo le ultime non esaltanti epserienze, potrebbe essere il profilo giusto.
Altra soluzione, ancor più economica, è rappresentata da Cesare Prandelli. Più volte accostato alla Juve anni fa, l’ex ct azzurro ha collezionato dimissioni ed esoneri nelle sue ultime esperienze alla guida di Valencia, Genoa e Fiorentina. Ex grande giocatore bianconero, conoscitore dell’ambiente, Prandelli è l’altro nome ‘inaspettato’, di profilo ormai non elevatissimo, che la proprietà juventina starebbe valutando. Resta da capire, solo a mero titolo di cronaca, se la piazza accetterà una scelta del genere.
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