Dopo il disastro contro il Maccabi Haifa, arriva l’ennesimo attacco: Juventus accerchiata, ecco cosa sta succedendo
Non è un mistero che il momento in casa Juventus sia definibile quantomeno delicato. Il ko contro il Milan, quello ieri in Israele contro il modesto Maccabi Haifa: più di una cosa non va e Massimiliano Allegri sta provando, senza successo, a capire come curare la sua squadra.
Adesso, però, la ‘Vecchia Signora’ deve fare i conti con una valanga di critiche e non solo dirette all’allenatore toscano, considerato da settimane il vero e grande colpevole del deludente inizio stagionale. Arriva, in tal senso, un attacco senza precedenti che assolve Allegri: ecco di chi è la colpa.
Dimissioni Allegri: l’annuncio di Galeone
Ai microfoni di ‘Radio Kiss Kiss Napoli’, Giovanni Galeone è intervenuto per parlare di Juventus. Un momento critico nel quale l’allenatore non ha assolutamente risparmiato pesantissime critiche ai piani alti del club torinese. “La Juventus è scarsa e la partita di ieri lo testimonia. Il calcio che si gioca in Italia è una schifezza, solo il Napoli diverte e fa un bel gioco”. Galeone prende d’esempio due top club europei, prima di demolire totalmente il lavoro della dirigenza juventina: “Il Napoli mi piace come il Bayern ed il City. In sede di calciomercato la Juventus ha sbagliato tutto, dovevano prendere Koulibaly invece di Bremer. Di Maria? Magari avessero preso Kvaratskhelia. La colpa non è di Allegri ma di come è stato condotto lo scorso mercato”.
L’allenatore conclude l’intervento rivelando su chi avrebbe puntato in attacco: “Avrei preso Raspadori e non Milik, avrei soprattutto ceduto Bonucci. Guardare giocare la Juventus, il Genoa o il Potenza è la stessa identica cosa“. Riflessione, infine, sul possibile addio di Allegri: molti tifosi sperano nelle dimissioni dell’allenatore livornese. Galeone è sicuro: “Dimissioni? Non lo farà mai“.
Adesso, come di consueto, la parola passerà al campo: il derby della Mole contro il Torino di Juric all’orizzonte, per provare a tornare alla vittoria.