Fa ancora discutere parecchio l’operato dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, al centro delle polemiche dopo il ko a San Siro
Momento estremamente delicato per Juventus e Inter. Già, perché basta veramente poco per ripiombare in uno sconforto generale che, inevitabilmente, condiziona tutti, calciatori in primis. È ciò che è capitato ieri alla Juventus, uscita nettamente sconfitta dallo scontro diretto col Milan all’interno della gabbia infuocata di San Siro. Fikayo Tomori prima e Brahim Diaz poi hanno letteralmente messo in ginocchio ‘La Vecchia Signora’, costretta ad alzare bandiera bianca.
Ma, al di là del risultato, deludente ancora di più la prestazione della squadra torinese, troppo schiacciata nella sua area di rigore. Come noto, non è la prima volta che accade e i tifosi hanno perso la pazienza ormai da tempo. Sempre più numerose le critiche rivolte a Massimiliano Allegri, con tantissimi supportes bianconeri (quasi tutti praticamente arrivati a questo punto) che vorrebbero il cambio in panchina immediato e continuano ad esortare la società a mettere in atto tale provvedimento.
Leggermente più serena, invece, la situazione attuale in casa Inter. Merito, soprattutto, del successo ai danni del Barcellona e dei fondamentali tre punti conquistati contro il Sassuolo. Due risultati che permettono a Simone Inzaghi di preparare i prossimi impegni con maggior tranquillità, anche se la soglia dell’attenzione dovrà restare altissima a prescindere dall’avversario.
Juventus, Caressa su Allegri: “È sorprendente”
Su bianconeri e nerazzurri ha detto la sua il noto giornalista e telecronista Fabio Caressa, intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’: “La Juve non può più sbagliare. Per quanto riguarda l’Inter vedo margini di ripresa, mentre mi sembra più complicata la strada per i bianconeri“. Caressa prosegue parlando in maniera più specifica di Allegri: “In questo momento abbiamo capito che non può giocare soltanto con due centrocampisti in mezzo al campo, visto che la partita col Milan l’ha persa lì. Questa cosa è sorprendente… Uno degli uomini che più ha contribuito a costruire il dna della Juve, adesso fa giocare la Juventus da grande squadra senza esserlo“.