Un vero e proprio dramma quello che, nelle scorse ore, si è consumato in Indonesia: morti e feriti dopo il match
Nulla a che vedere con il calcio giocato. Quanto accaduto in Indonesia, allo Stadio Kanjuruhan a Malang, è stato un vero e proprio dramma. Al di là del tifo. I tifosi dell’Arema Fc hanno invaso il campo dopo che la loro squadra aveva perso per 3-2 contro i rivali del Persebaya.
Secondo ‘Sport.es’, sarebbero almeno 174 le persone morte, uccise, negli scontri tra cui due poliziotti. Oltre 180 i feriti, assistiti dai medici in ogni zona della regione.
Scontri in Indonesia: “Ci scusiamo”
L’utilizzo da parte della polizia dei lacrimogeni non ha potuto frenare un dramma che, sin dal fischio finale, era praticamente annunciato. È scoppiato il caos, tra fuggi fuggi generale e scontri. Il capo della polizia Nico Afinta ha spiegato come delle centinaia di persone decedute, 24 abbiano perso la vita in campo mentre il resto solo in ospedale. La maggior parte dei decessi sarebbe stata causata dalla fuga di massa che ha portato in molti a perdere la vita, schiacciati o soffocati. Sarebbero circa 3000 i tifosi dell’Arema Fc che hanno dato il via al dramma, facendo invasione di campo al triplice fischio, attaccando calciatori e forse dell’ordine con cui si è poi acceso lo scontro.
La Lega indonesiana ha sospeso per una settimana tutte le gare previste mentre è stata aperta un’inchiesta dalla Federcalcio (PSSI)per chiarire quanto è accaduto nei minimi particolari. “La PSSI si rammarica per le azioni dei tifosi dell’Arema allo stadio Kanjuruhan. Siamo spiacenti e ci scusiamo con le famiglie delle vittime e con tutti per l’incidente. La PSSI ha immediatamente formato una squadra investigativa”, ha annunciato con una nota Mochamad Iriawan che ha poi aggiunto come “l’evento stia offuscando l’immagine del calcio indonesiano”.