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Non solo Allegri, anche Agnelli nel mirino: “Sarebbe da cacciare”

In attesa del ritorno in campo, mai così provvidenziale come in questa occasione, continuano le stilettate a tutto il mondo Juve

Acque agitate, anzi mare mosso, attorno alla Juventus. Gli ultimi risultati della squadra, che ha chiuso la prima parte di stagione – prima della sosta per le Nazionali – con due sconfitte in Champions e in campionato – hanno lasciato il segno. Ovviamente nel mirino, ma non è una novità, c’è il tecnico Massimiliano Allegri. Il quale, però, è in ottima compagnia.

Massimiliano Allegri © LaPresse

Tra i tifosi, ma anche fra gli addetti ai lavori, sono in tanti a chiedere la ‘testa’ del tecnico. Reo di non aver dato un gioco alala squadra e di non avrt portato, tra lo scorso anno e questo, i risultati sperati, il tecnico toscano è sulla graticola. Qualcuno però è andato oltre le mere colpe dell’allenatore. Puntando più in alto, alla presidenza. Evidenziando le colpe della dirigenza nella situazione venutasi a creare.

Agnelli, arriva la stoccata: “Si è sentito onnipotente”

Andrea Agnelli © LaPresse

Ai microfoni di 7 Gold Paolo Bargiggia, il giornalista non nuovo ad esternazioni contro la Vecchia Signora, ha puntato il dito contro il presidente Andrea Agnelli: “Quelli intorno a lui che vedevano certe cose, come Marotta,  che non era d’accordo sull’arrivo di Cristiano Ronaldo, sono stati allontanati. Ad Agnelli, dopo essere stato così vincente in Italia e aver fatto crescere il fatturato della Juve, si è ipertrofizzato l’ego, si è sentito onnipotente e ha deciso soltanto lui, togliendo Marotta e poi per altre ragioni Paratici. Su alcuni episodi  come il passaporto con Paratici o la storia della curva con Marotta, ha scaricato i suoi dirigenti. Quelli intorno a lui sono degli ‘yes man’“, ha tuonato Bargiggia.

Cosa conta Cherubini? Cosa conta sulle strategie di squadra Arrivabene, arrivato da poco, messo dalla proprietà per guardare i conti? Secondo me lui si è circondato di gente incompetente, non addetta ai lavori. In un’azienda normale, se fosse soltanto un dipendente e non avesse l’11% di Exor o qualcosa del genere, con 5 anni di bilancio in passivo sarebbe stato cacciato clamorosamente, ma nella Juve la cosa non è così semplice”, ha concluso.

 

 

Alessio Cherubini

Sono Alessio Cherubini, giornalista pubblicista regolarmente iscritto all'albo, collaboratore, in qualità di redattore, della Maxi Sportiva dall'aprile 2023, quando nacque questo progetto. Scrivo regolarmente di calcio, tennis, basket motori, ma anche di gossip, quando se ne presenta l'occasione.

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