Polveriera Iran, lo scenario in vista di Qatar 2022: cosa cambia per l’Italia

Situazione caldissima in Iran, dove la protesta dei giocatori potrebbe avere delle conseguenze in termini di intervento del Governo

Il caso legato all’avvenuta uccisione di Mahsa Amini e Hadis Najafi, le due donne iraniane condannate a morte per essersi fatte vedere in pubblico con i capelli scoperti, ha scosso l’opinione pubblica internazionale. L’indignazione per la terribile decisione del governo Iraniano è stata fatta propria anche dagli stessi giocatori della Nazionale di calcio, che nell’amichevole di martedì scorso contro il Senegal hanno inscenato una clamorosa protesta.

Sardar Azmoun in azione
Sardar Azmoun © LaPresse

Al momento dell’ingresso in campo delle squadre, i calciatori asiatici hanno voluto coprire le loro maglie di gioco con dei giubbotti neri. Sardar Azmoun, il più noto – anche a livello internazionale – giocatore della Nazionale, non ha voluto festeggiare con l’esultanza il suo gol, proprio in segno di rispetto di Mahsa Amini e Hadis Najafi e di tutte le donne iraniane. “Non posso più tacere. La punizione è l’espulsione dalla Nazionale? Cacciatemi. Se servirà a salvare anche una sola ciocca di capelli delle donne iraniane ne sarà valsa la pena“, ha postato sui suoi canali social successivamente l’attaccante del Bayer Leverkusen.

La FIFA monitora con attenzione la situazione iraniana

Logo qualificazioni Mondiali Qatar 2022
Logo qualificazioni Mondiali Qatar 2022 © LaPresse

La possibilità che il Governo iraniano decida di punire i calciatori resisi protagonisti di una protesta che ha fatto il giro del mondo, è concreta. A livello di visibilità e consenso, il gesto dei giubbotti neri – per non parlare delle dichiarazioni di Azmoun – potrebbe essere trattato con il pugno duro. Com’è noto, la FIFA non tollera ingerenze dei Governi nazionali nel calcio. Eventuali provvedimenti delle autorità iraniane nei confronti della Federcalcio potrebbero aprire degli scenari clamorosi.

Il massimo organismo istituzionale del calcio potrebbe addirittura decidere di escludere il paese asiatico dai prossimi Mondiali del Qatar, che prendono il via tra meno di 50 giorni. In tal caso l’Italia tornerebbe in corsa per un clamoroso quanto inaspettato ripescaggio. Che non avverebbe per meriti sportivi ma per le conseguenze di una terribile situazione sociale interna all’Iran.

 

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