La Juventus è indubbiamente la squadra più in crisi tra le big che occupano le prime sette posizioni in classifica
Nessuno come Allegri finora sta attraversando un momento così difficile. Persino Simone Inzaghi, che con l’Inter sta affrontando le numerose critiche di tifosi e opinione pubblica, ha più attenuanti rispetto al tecnico bianconero.
Tra il pareggio con la Fiorentina e la sconfitta col Monza non c’è stata più nessuna vittoria per la Juventus: l’ultima risale al 31 agosto 2022. Il cammino in Champions ha poi complicato le cose, perché se con il PSG potevano esserci delle attenuanti, col Benfica era necessaria una vittoria per dare un segnale all’ambiente. La dirigenza juventina avrebbe diverse opzioni per una sostituzione, si è parlato di tanti nomi, ma potrebbe anche essere pronto un piano B.
Post Allegri, corsa a due per la panchina
Con il mondiale di mezzo e la sosta per le nazionali è sicuramente difficile attuare strategie sagge e lungimiranti. Secondo alcune indiscrezioni infatti la dirigenza bianconera potrebbe scegliere la via dell’attesa e della pazienza, per garantire un seguito di livello all’operato di Allegri, che di certo non ha brillato in un anno e mezzo di Juventus. L’opzione potrebbe essere quindi quella di aspettare Zidane, attualmente libero, oppure Roberto Mancini, rimasto senza mondiale. Il tecnico italiano dopo la mancata qualificazione a Qatar 2022 ha deciso di comune accordo con la Federazione di restare sulla panchina della Nazionale, ma una chiamata della Juve potrebbe tentarlo.
Fatto sta che la scelta di aspettare Zidane o Mancini potrebbe essere controproducente e soprattutto dipenderà da quanto Allegri sarà in grado di risollevare le sorti juventine. Intanto tifosi e opinione pubblica sono decisamente scontenti dell’operato di Allegri, che come attenuante ha la lista infortunati più lunga della Serie A (forse d’Europa). Questo però non può bastare a giustificare l’andamento dell’ultimo mese, che parla di 2 pareggi e 3 sconfitte tra tutte le competizioni.