La Juventus nel caos dopo la sconfitta in Champions contro il Benfica: perché Milik e Tudor accusano Allegri
Nonostante Juventus–Benfica sia terminata con un prova poco convincente dei bianconeri e una sconfitta che mette a repentaglio la qualificazione, nella compagine torinese spicca certamente l’operato di Arkadiusz Milik.
Il polacco infatti, oltre ad aver siglato il goal del momentaneo vantaggio juventino, ha corso per tutto il tempo in cui è stato impiegato. Sostituito per motivi poco chiari, l’attaccante ci ha messo veramente poco a convincere tifosi e opinione pubblica. Questo ci mette di fronte a un paradosso che Stefano Salandin lancia sul suo profilo Twitter, parlando di quanto le scelte a volte inneschino una reazione a catena a lungo termine. Il cinguettio di Salandin attacca tra le righe la dirigenza bianconera e indubbiamente anche Massimiliano Allegri, di cui viene messa in discussione la preparazione atletica dei suoi ragazzi.
Juventus, Salandin: “Il diavolo sta nei dettagli”
Casualmente, secondo il giornalista, il giocatore più in forma della Juventus è l’unico a non aver fatto la preparazione con i bianconeri, ma con Tudor che al Marsiglia occupa attualmente la prima posizione in classifica di Ligue 1. Il paradosso lanciato da Salandin parla di come le scelte sbagliate in passato presentino il conto oggi, quando un allenatore scelto per fare da secondo (Tudor), stia facendo di gran lunga meglio di un tecnico come Pirlo, il quale fu la prima scelta nella Juventus post Sarri. Questo tweet si aggiunge alle innumerevoli manifestazioni di dissenso che stanno investendo la Juventus dopo un inizio di stagione veramente deludente. I bianconeri infatti non possono ritenersi soddisfatti di 2 vittorie e 4 pareggi in campionato, soprattutto se a questi risultati associamo le due sconfitte consecutive in Champions. Indubbiamente affrontare il PSG non è cosa facile, ma nella casalinga contro il Benfica tutti si sarebbero aspettati molto di più. Il bottino complessivo in tutte le competizioni al momento ci racconta di 10 punti raccolti in 8 partite, quindi tutte le critiche mosse all’operato del mister non appaiono così infondate. C’è da lavorare e soprattutto bisogna cambiare rotta prima che sia troppo tardi.