Volti e sentimenti opposti dopo il derby: Simone Inzaghi e Stefano Pioli analizzano la sfida tra Milan e Inter
Le parole degli allenatori di Milan e Inter dopo il successo dei rossoneri nel derby della Madonnina, deciso dalle magie di Rafael Leao e Olivier Giroud.
Non fa drammi Simone Inzaghi che parla di “mezz’ora di black out” dopo la sconfitta nel derby. Ai microfoni di Dazn il tecnico nerazzurro ha analizzato così la sconfitta incassata dalla sua squadra nella cittadina di San Siro. “Inizialmente è stata una gara equilibrata, poi abbiamo segnato su una bella azione, ma adopo il pareggio c’è stato un blackout di mezz’ora e abbiamo incassato due gol”.
Inzaghi, però, ha sottolineato: “Abbiamo preso tre gol che non puoi permetterti in un derby. Avremmo meritato il pareggio, ma sono il primo a prendersi le colpe” ha proseguito il trainer nerazzurro: “Abbiamo faticato tanto per segnare due gol, ma giocavamo contro un grande portiere. Ci segnano con troppa facilità, dobbiamo migliorare”.
Sensazioni, chiaramente, opposte per Stefano Pioli che ha parlato di una squadra che gli è “piaciuta moltissimo”. L’allenatore rossonero si è detto anche stupito “per la voglia di crescere e stare insieme da parte dei ragazzi. Posso ritenermi un allenatore felice” ha aggiunto Pioli che ha poi sottolineato l’ottima prova dei suoi: “Abbiamo letto la partita correttamente, non era semplice dominare per novantacinque minuti, ma siamo scesi in campo con la cattiveria necessaria”.
Adesso, per il Milan, testa alla fase a gironi di Champions League: “È una competizione che richiede prestazioni importanti, ma oggi i ragazzi erano concentrati su questa partita. Ad ogni modo il Salisburgo è una squadra pericolosa, in Champions bisogna farsi trovare pronti, faremo cose diverse rispetto al derby. Conta solo la mentalità, oggi abbiamo aspettato un po’ di più l’Inter, ma siamo rimasti compatti non concedendo tantissimo agli avversari”.
Infine, un passaggio sull’ennesima grande prova di Rafael Leo: “Ha sia talento che intelligenza, doti importanti per crescere. Bisogna concedergli qualche errore, ma è un’arma importante per la squadra. Sa ‘fregarti’, ma sa di non doversi accontentare. Deve puntare in alto con il talento che ha. Maignan? La squadra mi sorprende, lui no. È un ragazzo di incredibile spessore. Mike è uno di quel giocatori di qualità che lo scorso anno ci hanno permesso di fare così bene”.
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