È ormai fatta per l’arrivo di Arkadiusz Milik alla corte di Allegri: il polacco ha scavalcato nelle preferenze Memphis Depay
Chiunque fosse arrivato dei due, sarebbe stato comunque un giocatore già nel mirino della Juve da tempo. Uno, fiamma di vecchia data, ha fatto in tempo ad andare in Francia prima di suscitare ancora l’interesse della Vecchia Signora. L’altro, sogno a parametro zero della Juve nella primavera del 2021, sembrava davvero vicino. E invece, per ora, resta in Catalogna. Le evoluzioni del mercato hanno portato il club bianconero a preferire il vecchio pallino. Non senza un valido motivo tecnico dietro la scelta.
La telenovela che vede come protagonista Arkadiusz Milik, prossimo a vestire la maglia bianconera – le visite mediche sono previste oggi stesso alle 15:30, col calciatore in arrivo a Torino – affonda le sue radici nel lontano 2020. Col contratto in scadenza nel giugno successivo, iniziarono le frizioni tra il centravanti polacco e il patron del Napoli – squadra in cui militava Milik – De Laurentiis. La Juve spingeva forte per il giocatore, non arrivando però mai ad offrire la cifra desiderata dal patron. Che chiedeva 40 milioni cash. Messo praticamente fuori rosa fino a gennaio, all’alba del 2021 Milik si trasferì al Marsiglia, non prima di essere stato, a fine agosto, vicinissimo alla Roma, che nel frattempo aveva praticamente ceduto Dzeko alla Juve. Altro scambio saltato per l’intransigenza del presidente napoletano.
Dopo un anno e mezzo in Ligue 1, con un rendimento in linea con quello mostrato in Italia, Milik è tornato in orbita Juve. Che non ha esitato ad affondare il colpo per un duplice motivo: i costi contenuti dell’operazione – prestito ad un milione, con diritto di riscatto per la Juve fissato a sette – e l’utilità tecnica del giocatore, che rappresenta il perfetto vice Vlahovic. Stesso piede, stessa capacità di attaccare la profondità ma di fungere anche da centravanti boa, il polacco sembra più un’alternativa al serbo che un nuovo titolare da inserire in formazione. Per molti questo potrebbe aver rappresentato un errore strategico per la Juve, che invece con l’eventuale arrivo di Memphis Depay – il rivale di Milik nella corsa alla maglia bianconera – avrebbero avuto una vera seconda punta da affinacare all’ex Fiorentina.
Già, Depay, l’altro pallino di Allegri. Le pretese economiche del’olandese – circa 10 milioni annui di ingaggio – hanno scoraggiato la dirigenza bianconera, indispettita da una richiesta che strideva con quanto percepito attualmente al Barcellona. Ovvero la metà. Depay, che attende dal club catalano di chiudere l’accordo per la buonuscita, sarebbe costato troppo in termini di ingaggio. E forse non avrebbe giovato al piano tecnico di Allegri, evidentemente orientato a giocare col solo Vlahovic al centro e con – infortuni permettendo – Di Maria e Chiesa, o Kostic e Cuadrado, ai suoi lati.
Alessio Cherubini
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