Cambiano nuovamente le carte in casa Juventus, possibile ribaltone di mercato negli ultimi giorni: si tenta lo scambio inatteso
Giorni di mercato ancora in grandissimo fermento per la Juventus, che ha compiuto una buona campagna di rafforzamento, ma deve ancora completare le sue mosse per dare ad Allegri una rosa strutturata in tutti i reparti e poter puntare così al rilancio in grande stile.
Di sicuro, il tecnico livornese sperava di avere, a questo punto, già concluso la fase principale delle trattative e avere a disposizione tutti gli innesti principali, per poter lavorare su un organico al completo o quasi. Ma, al di là delle lungaggini della sessione di trattative, i discorsi sono stati complicati dagli infortuni di Pogba e Di Maria, che per qualche settimana non saranno a disposizione. Se già prima, dunque, mancava ancora qualcosa per potersi dire soddisfatti del mercato, adesso il discorso vale a maggior ragione. La dirigenza si sta muovendo cercando di accontentare quanto prima l’allenatore. Cruciali l’arrivo di un regista di centrocampo e di un attaccante che possa fare da alternativa e/o da spalla a Dusan Vlahovic. Ma le mosse bianconere negli ultimi dieci giorni della sessione di trattative potrebbero non essere finite qui. Prende piede infatti la possibilità di un ‘sacrificio’ a sorpresa per arrivare a un rinforzo in un’altra zona del campo.
Juventus, dialogo con il Monaco per Badiashile: ecco chi sacrifica Allegri
In difesa, è arrivato Bremer al posto di de Ligt e si spera che il brasiliano non faccia rimpiangere l’olandese. Ma c’è anche l’addio di Chiellini a pesare, nell’avvio di un nuovo ciclo, e la sensazione di Allegri è che la linea Bonucci-Bremer, con Gatti e Rugani come supporting cast, potrebbe non essere sufficiente per puntare in alto. Ecco perché torna d’attualità il nome di Benoit Badiashile, difensore classe 2001 del Monaco, che può entrare nei discorsi con il club del Principato, interessato a Zakaria. Lo svizzero, dal canto suo, si trova bene a Torino e non vorrebbe partire, dopo solo mezza stagione dal suo arrivo. Ma, una volta sfumato l’addio di Rabiot, e con la cessione di Arthur altrettanto difficile, la dirigenza bianconera ritiene che sia lui il più sacrificabile.