L’Inter lavora anche lontano dal mercato per risolvere una questione economica di primaria importanza per il benessere delle casse societarie
Parte della dirigenza nerazzurra è ancora impegnata sul mercato al fine di piazzare gli ultimi colpi in uscita entro il termine ultimo della chiusura della sessione estiva. Tra questi non ci sono soltanto Skriniar e Dumfries, rispettivamente nell’occhio del ciclone di PSG e Chelsea, ma soprattutto Alexis Sanchez e Andrea Pinamonti. L’ex Empoli è in ballo tra Atalanta e Sassuolo, mentre il cileno attende il definitivo via libera per lo svincolo dal contratto che lo lega alla società nerazzurra fino al prossimo anno.
Intanto, l’altra metà della dirigenza è impegnata su fronti differenti, invischiata in questioni economiche di cui si è reso protagonista il colosso di criptovalute ‘Digitalbits‘, uno dei main sponsor del club. Stando agli ultimi aggiornamenti riportati da ‘Il Corriere dello Sport’, alla base delle tensioni ci sarebbero dei ritardi nei pagamenti delle rate spettanti all’Inter, di cui ancora oggi non si vede l’ombra. In segno di protesta sono state dapprima rimosse le diciture dalle maglie della Primavera e della squadra femminile, per poi oscurarle dal proprio sito web e dai pannelli pubblicitari a bordocampo nell’ultima amichevole contro il Lione.
Digitalbits scatena il dissenso, via ad azioni più dure
In quest’ottica, il sodalizio nerazzurro potrebbe dunque percorrere vie col pugno di ferro, appellandosi ai propri legali per la rescissione unilaterale del contratto con la società Digitalbits, richiedere i danni per il mancato rispetto dei termini dei pagamenti ed infine la ricerca di un nuovo main sponsor per le maglie delle squadre rappresentanti il marchio nerazzurro.