È il giorno della presentazione di Paulo Dybala nella sala stampa di Trigoria: l’argentino spazia dal passato al futuro
Chiamatelo pure, se volete, Dybala-day. Già perchè dalla conferenza stampa di presentazione – svoltasi nel centro sportivo di Trigoria – all’abbraccio coi tifosi previsto al Colosseo quadrato, il 26 luglio tutta la Roma e la parte giallorossa della città si è mobilitata per l’argentino. Il grande colpo dell’estate dei Friedkin non si è sottratto ad alcuna delle domande rivoltegli dalla folla dei giornalisti presenti nel centto tecnico ‘Fulvio Bernardini’.
“Credo sia presto per iniziare a parlare di scudetto. C’è voglia da parte di tutti, lo scorso anno la Roma ha vinto un trofeo importante. Ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere e quello deve essere il nostro obiettivo: pensare di partita in partita e più avanti vedremo dove saremo per parlare di obiettivi più importanti. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo pensare partita per partita“, ha esordito la Joya.
SULL’INTERESSAMENTO DELL’INTER – “Le parole di Marotta? Non mi sento tradito. Da quando è finito il mio contratto con la Juventus, i miei agenti hanno parlato con tante squadre e voi avete parlato di tante squadre in più. Ho un bel rapporto con Marotta. Tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato il direttore a Torino e le cose sono cambiate“.
SUGLI OBIETITVI CON LA ROMA – “La prima cosa che ho chiesto al mister è stata cosa puntiamo a vincere. A me piace vincere e anche al mister. Quando abbiamo iniziato a parlare il mister e la società mi hanno dato punti di riferimento che avete visto l’anno scorso: la serietà, l’entusiasmo, il mister e la consapevolezza dei ragazzi sono importanti per andare avanti. Cercherò di dare il massimo, di portare la mia esperienza per continuare a vincere. Ho parlato con i proprietari e il direttore, mi hanno trasmesso sicurezza nel progetto, sapendo come la Roma si sta costruendo non ci sono stati molti dubbi“.
SULLA SPERANZA DI VEDERE IL MIGLIOR DYBALA: “Ovviamente lavoro sempre per quello, me lo auguro. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica per farlo, ci saranno tante partite prima del Mondiale e cerco di curare tutti i dettagli. Ho fatto esperienza alla Juve, in una squadra abituata a vincere ti trasmette quello dal primo giorno, quindi cercherò di dare il massimo nello spogliatoio. Cercherò di portare la mia esperienza per aiutare a vincere e nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno“.
SULLA JUVENTUS: “Il direttore Arrivabene è stato chiaro nelle sue dichiarazioni: avevamo un accordo da firmare ad ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia della società che non facevo parte del futuro. Non è stato un problema economico, come tanti hanno detto, ma la società col mister hanno preso altre decisioni. Ho detto che se era la loro scelta, per me non era un problema“.
SU ZANIOLO: “Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro. Ci deve pensare lui”.
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