Al centro di polemiche e preoccupazioni per le ultime vicende di mercato, Giuseppe Marotta chiarisce la posizione dell’Inter
Regina incontrastata del mercato per lo meno fino a due settimane fa – grazie ad una partenza sprint che ha visto arrivare anche campioni del calibro di Romelu Lukaku – l’Inter ha subìto almeno un paio di battute d’arresto che hanno preoccupato non poco la tifoseria. E fatto avanzare dei dubbi sulla bontà di una strategia che fino a quel momento pareva perfetta. Inutile infatti negare come i mancati arrivi di Dybala e Bremer abbiano di fatto cambiato il giudizio sull’operato dell’Inter.
Soprattutto il passaggio del brasiliano all’acerrima rivale bianconera ha scatenato – con poche eccezioni – delle feroci critiche sull’operato della dirigenza meneghina. Nel corso di una lunga intervista rilasciata a DAZN, lo stesso Marotta non si è sottratto alle domande sui casi più spinosi dell’estate. Senza trascurare quello ancora ‘aperto’, ovvero il possibie addio di Milan Skriniar.
Marotta a tutto campo: tutti i perchè del mercato nerazzurro
“Di Dybala si è parlato tanto, posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un grande professionista, ma abbiamo un reparto offensivo di gran valore. Non c’era spazio non perché non fosse bravo ma perché non c’era la necessità. Poi tutto è stato strumentalizzato e si rischia di fare brutta figura, ma non è così. L’Inter ha un reparto offensivo di grande valore e ce lo teniamo ben stretto“, ha esordito.
“Piero Ausilio lavorava da mesi sulla pista Bremer, è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economico-finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando pervengono delle offerte distanti dalla nostra è giusta che il venditore faccia la sua scelta. Così come il calciatore, che è stato un grande professionista. È sfumata un’opportunità, ma i manager hanno l’obbligo di intraprendere delle strade che a volte portano a conclusione negative, questo fa parte del gioco. Però bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa”.
La chiosa, ovviamente, è sulla strettisssima attutalità. Quella che potrebbe portare all’addio di Milan Skriniar: “Abbiamo avuto un incontro coi tifosi e ne siamo usciti ancora più rafforzati. Abbiamo colto grande passione da parte loro. Non è stata una protesta, erano chiarimenti. Noi abbiamo detto loro che da un lato dobbiamo costruire una squadra competitiva e dall’altro dobbiamo tener d’occhio l’equilibrio economico-finanziario. Skriniar è un giocatore fortissimo, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Nelle settimane precedenti abbiamo avuto dei contatti e tutto verrà valutato: il tifoso però deve restare tranquillo. La squadra sarà sempre competitiva”, ha concluso.