Nella conferenza stampa che anticipa il ritiro dell’Inter, Marotta si è esposto sul futuro di Paulo Dybala e non solo
Le vacanze dei giocatori dell’Inter sono terminate. Domani sarà il primo giorno della stagione 22/23 e Marotta e Inzaghi hanno parlato delle tematiche principali riguardanti obiettivi e calciomercato. Ecco le parti salienti della conferenza stampa.
Il primo a parlare è stato Marotta, che subito ha lasciato il segno parlando di Dybala. “Il mercato che è stato fatto è anche creativo e intuitivo, porta ad avere una squadra competitiva sin da subito. Sapete il rapporto di affetto che mi lega a Dybala. È un’opportunità, ma noi siamo a posto nel reparto offensivo che è di grande spessore. Toccherà poi a Inzaghi saperli gestire al meglio”.
A prendere la parola, poi, è Simone Inzaghi. “Con Lukaku si è instaurato subito un ottimo rapporto la scorsa stagione, anche se è durato poco. Quest’anno la società mi ha messo al corrente che c’era la possibilità di un suo ritorno e per me è stato un grandissimo colpo. Ho accolto benissimo il suo arrivo, però non dimentico quello che hanno fatto gli altri miei attaccanti lo scorso anno”.
Inzaghi: “Handanovic titolare, vogliamo vincere”
SCUDETTO: “L’obiettivo è vincere – spiega il tecnico dell’Inter-. Lo scorso anno sappiamo tutti cos’è successo col mercato, il primo nostro obiettivo era di mettere al sicuro la società e i dirigenti lo hanno fatto. Quest’anno partiamo dietro al Milan, non dobbiamo nasconderci”.
PORTIERE: “Handanovic sarà il titolare. Onana è il futuro dell’Inter e avrà gia quest’anno delle occasioni per mettersi in mostra. Abbiamo puntato su di lui già un anno fa”.
SKRINIAR: “È un giocatore dell’Inter, il 10 arriverà in ritiro. L’anno scorso ha fatto cose straordinarie. Però il mercato in pochi giorni può ribaltare tutto”.
DYBALA: “Il direttore ha già risposto. È un grande attaccante e lo ha dimostrato. Ma dobbiamo partire dal presupposto che abbiamo quattro attaccanti in rosa, più Pinamonti, giocatore dal grandissimo futuro, più Sanchez, non mi sembra corretto parlare di altri che non sono dell’Inter”.