Milinkovic-Savic era al centro del vortice di mercato bianconero, adesso la Lazio deve applicare il piano di riserva per blindarlo ed evitare la cessione a parametro zero
Non c’è bisogno di fare presentazioni per un centrocampista della sua caratura. In pochi anni è diventato uno dei simboli della Lazio assieme ad Immobile, un idolo per i tifosi ed una preda succulenta per tutti i grandi club europei. Tanto che per diverso tempo la Juventus aveva cercato di avvicinarsi il più possibile a lui, compatibilmente coi piani della dirigenza biancoceleste.
Oggi, invece, tutto quel che si era costruito attorno alla figura di Sergej Milinkovic-Savic è crollato clamorosamente. Dato inizialmente per partente al fine di sposare il tanto agognato progetto di rinascita bianconero, il ventisettenne serbo si trova adesso con le spalle al muro. Certo i segnali di apprezzamento ci sono ancora: non solo dalla Juventus ma anche Arsenal e Newcastle. A questi, tuttavia, non è seguito nulla di concreto. Un po’ per le volontà del calciatore di voler giocare a tutti i costi la Champions League, un po’ per le richieste da parte della Lazio di invitare le pretendenti ad una spesa da almeno 65 milioni di euro.
Calciomercato, Lotito si muove con astuzia per Milinkovic-Savic
Nel caso in cui fino alla chiusura della finestra di mercato non dovessero pervenire offerte alle giuste condizioni, Lotito sarà costretto a fare due conti in tasca. Bisognerà studiare la strategia perfetta per far sì che un profilo tanto prezioso non venga letteralmente regalato alle rivali. Il suo contratto riporta 2024 come data di scadenza ma è necessario che questa venga prolungata almeno fino al 2026. Cosa non da poco. Intanto il tecnico Sarri, inizialmente consenziente alla sua cessione, torna pian piano sui suoi passi mostrando interesse nell’avere ancora Milinkovic-Savic dalla sua parte.