Nella corsa al giovane talento dell’Anderlecht spunta anche la concorrenza del Milan: doppia minaccia per le ambizioni bianconere
Oltre alla frenetica caccia a qualche colpo top in grado di riportare il club bianconero ai fasti perduti – almeno parizalmente – negli ultimi due anni, la dirigenza bianconera non perde di vista quegli affari lungimiranti – frutto di un’accurata ricerca tra i settori giovanili di mezza Europa – che poi spesso pagano dividendi altissimi negli anni a venire. Avendo già sperimentato con successo questa via, il club torinese sembra averci preso gusto.
L’operazione che portò, nell’estate del 2018, a prelevare dal Belgio – nello specifico dallo Zulte Waregem – un giovanissimo Koni de Winter, allora 15enne, è stato un colpo da maestri. La Juve si ritrova ora in casa un talentuoso e promettente difensore. Un prospetto che, male che vada, potrà essere utilizzato come pedina di scambio per invogliare altri club a cedere i loro gioielli. Strategia vincente non si cambia, diceva qualcuno. Ecco che allora i bianconeri ci riprovano. Sempre in Belgio. Stavolta però qualcuno sembra aver captato le intenzioni della Vecchia Signora.
Anche il Milan su Moutha-Sebtaoui
Come già riportato in esclusiva dalla redazione di Calciomercatonews.com, Nail Moutha-Sebtaoui, laterale mancino di soli 16 anni in forza all’Under 17 dell’Anderlecht, avrebbe attirato l’interesse di Federico Cherubini e soci. Sul talento belga insiste con decisione anche il Monaco, da sempre ‘avvezzo’ a colpi di mercato tra le giovanili delle squadre europee. Le prestazioni del giocatore non sarebbero sfuggite nemmeno al Milan. Che si sarebbe inserito con prepotenza nella questione.
Allo stato attuale il club che sembra in vantaggio è proprio quello francese, anche per una questione di stretta vicinanza territoriale con l’attuale squadra di Moutha-Sebtaoui. Le argomentazioni della Juve potrebbero far leva proprio sul successo dell’esperienza De Winter, mentre il Milan, che ha fatto della politica ‘verde’ un chiaro marchio di fabbrica, potrebbe garantire al ragazzo una crescita equilibrata insieme agli altri giovanssimi già nel giro della prima squadra.
Raffaele Amato