Intervenuto ai canali ufficiali del club per commentare la stagione viola, Rocco Commisso non ha risparmiato frecciate al suo ex centravanti
Oggetto di dure critiche, nello scorso mese di gennaio, per aver ceduto l’idolo della piazza fiorentina, Dusan Vlahovic, all’acerrima rivale Juventus, il patron viola Rocco Commisso non vedeva l’ora di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Dei macigni, più che altro, almeno a leggere le vibranti parole rilasciate al sito ufficiale del club toscano.
“Con Vlahovic nel girone di andata eravamo settimi, senza siamo arrivati settimi – ha esordito il patron -. Alla Juve ha fatto gli stessi gol di Piatek e Cabral. Non abbiamo perso molto con Vlahovic. La cifra vera che arriverà nei prossimi mesi è 50 milioni e non 150 milioni. I soldi di Chiesa e Vlahovic ci servono anche per pagare i giocatori che già che abbiamo preso“, ha incalzato Commisso. Il quale è poi entrato nel dettaglio a spiegare diversi retroscena legati all’epoca del possibile rinnovo del serbo con la Viola.
La furia di Commisso contro Vlahovic e i suoi agenti
“Qualcuno ha detto che con Vlahovic saremmo arrivati in Champions. Cosa sono, zingari che leggono il futuro? Quando sono tornato a Firenze per trattare con Vlahovic, giocatore e agente non si sono comportati bene. Ristic ha detto che voleva vedere solo me e nessun altro. Ogni mezz’ora o un’ora andava al bagno e lì aveva due amici. Mi ha ingannato mentre io ero solo. Il primo giorno è andato tutto bene, il giorno dopo mi ha proposto un accordo: Vlahovic si può fare a 8 milioni netti. Da 4 a 8 nel giro di 24 ore…. In più 3 milioni e la percentuale sulla vendita di Vlahovic. Da lì ho detto ai miei di chiudere la situazione e trovare un altro centravanti nel minor tempo possibile”, ha tuonato l’imprenditore americano.
“A quel punto abbiamo preso Piatek. Il ‘signorino’ che ci ha rovinati ci aveva promesso di rinnovare, e non avevamo preso nessuno a settembre. Quando abbiamo preso Piatek e poi volevamo Cabral, ha capito che l’avremmo messo in panchina. Ha imparato da quella lezione, non so da quanto parlavano con la Juventus, ma nello spazio di una settimana, dopo che avevano rifiutato Real, Atletico Madrid e Arsenal, hanno chiuso l’operazione con la Juve. Se rinnovavamo con Vlahovic facevamo anche meglio della Juventus: per questo è andato via. Ho preso 75 milioni a differenza di tutti quelli che hanno perso i giocatori a parametro zero. Io ho fatto i soldi per regolarizzare la situazione economica”, ha concluso Commisso.