Il presidente della UEFA Ceferin torna sul tema Superlega. Anche questa volta la critica alla competizione è tutto fuorché velata
Ceferin-Superlega: due strade parallele. Il presidente della UEFA ribadisce per l’ennesima volta tutto il suo disprezzo per il progetto e chiude alla sua messa in opera, quantomeno finchè ci sarà lui a dirigere.
In occasione del Congresso a Vienna, lo sloveno è ritornato sui vecchi rancori. Queste le sue parole sulla Superlega. “Per me questo progetto è finito una volta per tutte o almeno per i prossimi 20 anni. Non so cosa accadrà dopo. E comunque non mi piace chiamarla Superlega, perchè questo progetto è tutto tranne che, appunto, una Superlega”.
Poi un commento sulle vicende giudiziarie in atto, specialmente sull’accusa di avere una posizione dominante. “Sostengono che abbiamo il monopolio, ma io ho detto molte volte che nessuno deve giocare nella nostre competizioni, così come nessuna federazione è costretta a fare parte dell’UEFA. Hanno tutti i diritti per creare la propria Uefa, hanno tutto il diritto di giocare la propria competizione. Però se giochi in un’altra competizione, non puoi giocare anche nella nostra. E tutto ciò, se permettete, è ben lungi dall’essere una posizione dominante”.