Il presidente della FIGC Gravina si toglie qualche sassolino dalle scarpe a margne del Consiglio Federale: parole di fuoco contro i club
Giornata importante, dal punto di vista istituzionale e non solo, per il calcio italiano. Il Consiglio Federale tenutosi nella giornata di martedì 26 ha infatti “visto l’approvazione all’unanimità dello Statuto della Lega Serie A inviato dal Commissario Straordinario Gennaro Terracciano con l’adeguamento ai principi informatori degli statuti e dei regolamenti delle Leghe“, si legge nello stesso sito della FIGC. Le novità però non finiscono qui.
Vi è stata infatti anche “l’approvazione dell’impianto di norme relative alle Licenze Nazionali valide per l’iscrizione ai prossimi campionati, che prevede il rispetto di un parametro, tra gli altri, quale l’indice di liquidità dal valore di 0,5 per la Lega di A e di 0,7 per Lega B e Lega Pro“, oltre alla raggiunta “unanimità anche per l’elezione nel Comitato di Presidenza del presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini (in quota professionisti) e del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete (in quota dilettanti)“, prosegue la nota ufficiale. Il presidente federale Gabriele Gravina non ha mancato di rimarcare il suo disappunto soprattutto sul tema dell’indice di liquidità, data l’opposizione della Lega di A, che avrebbe voluto quest’ultimo allo 0,4 contro quello di 0,5 previsto dalle nuove norme.
“Nel Consiglio federale di maggio è mia intenzione completare il processo di aggiornamento delle nostre norme attraverso l’individuazione di una serie di indicatori completamente nuovi, che riguarderanno la stagione 2023/24 con una gradualità per i prossimi tre anni“, ha esordito Gravina. “Mi riferisco alla rivisitazione dell’indice di liquidità a salire e soprattutto al recepimento all’interno delle nostre NOIF di tutte le norme fissate dalla UEFA, ma calate nella nostra realtà, quindi un po’ più stringenti“, ha proseguito il presidente. Il quale poi ha lanciato la stoccata che evidentemente covava da tempo.
“Non è una questione di contrapposizione – Gravina si riferisce all’opposizione della Lega di A sull’indicatore di liquidità. “Il mio unico obiettivo è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali”, ha concluso.
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