Il pallino Gigio Donnarumma non è mai uscito dai pensieri della dirigenza bianconera: sono state tracciate le condizioni per il suo arrivo
“Certi amori non finiscono…“, cantava un famosissimo cantautore romano. Una considerazione che talvolta, anzi forse sempre più spesso, si applica anche ad alcune trattative di mercato che magari non vanno a buon fine la prima volta. Ma che possono prepotentememte tornare alla ribalta dopo qualche tempo. Magari appena due anni dopo.
Questo appare essere il caso del possibile approdo di Gianluigi Donnarumma alla Juventus. Dopo un corteggiamento durato mesi – nel mentre il portiere rigettava al mittente tutte le proposte di rinnovo del Milan – e conclusosi con la decisione del nativo di Castellammare di Stabia di accasarsi al PSG, le porte sembravano chiuse per sempre. Del resto il faraonico contratto da 9 milioni netti l’anno fino al 2026 avrebbe scoraggiato chiunque. Figuriamoci se, una volta accaparratoselo a zero, il club parigino se lo sarebbe lasciato scappare. Poi però, sono successe delle cose. E ne sono state dette altre. Ed alcune decisioni clamorose potrebbero essere nell’aria.
Prima c’è stata la gigantesca papera del Bernabeu che ha contribuito in modo decisivo all’eliminazione dell’undici parigino dalla Champions League. Poi la topica contro il Marsiglia, stavolta indolore ai fini del risultato. Per finire, l’insofferenza di Keylor Navas, rivale di Donnarumma nel ruolo, in qualche modo appoggiato, nel suo sfogo, dal tecnico Pochettino. Quella che sembrava poter essere la sua casa dorata per 5 anni – una dimora da riempire di trofei collettivi e chissà, anche individuali – si sta trasformando in un incubo per uno dei talenti più cristallini del nostro calcio. Il PSG medita addirittura una cessione, o magari un dirottamento in prestito. E qui entra in scena la Juve. Con una strategia la cui parola d’ordine è ‘pazienza’.
Sfruttando il Decreto Crescita il club bianconero potrebbe, pur con un sacrificio economico non di poco conto, partecipare alla contesa per l’acquisto dell’estremo difensore dal PSG. Come? La suddetta disposizione di legge prevede infatti che un cittadino italiano dopo due anni all’estero possa usufruire dei vantaggi fiscali previsti per tutti gli altri professionisti. Per Donnarumma tutto questo sarebbe in vigore dal 2023. In questa prospettiva, insomma, la prossima estate potrebbe essere quella giusta, perchè i 9 milioni netti annui percepiti da Gigio al lordo peserebbero per poco più di 13 milioni. Non parliamo di briciole, ma nemmeno di uno scoglio insormontabile. Soprattutto se, come si augurano alla Continassa, nel frattempo Wojciech Szczesny si sarà trovato una sistemazione. Magari ben remunerata dal club acquirente, di modo che la Juve possa ‘ammortizzare’ il costo del cartellino del portiere azzurro.
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