In vista di un rinnovamento del reparto arretrato, la Juve si sarebbe mossa per tesserare un giocatore considerato l’erede di Chiellini
La stagione della Juve, che nella giornata di mercoledì potrebbe avere una nuova svolta – è prevista la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina -, volge ormai al termine. Gli obiettivi primari – Scudetto e quarti di finale di Champions League – sono ormai saltati: si guarda alla prossima annata come a quella del rilancio. All’insegna del ringiovanimento della rosa.
I continui acciacchi di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, per i quali la carta d’identità comincia a pesare, hanno aperto una profonda riflessione nelle stanze della Continassa. Acquistato già dal Frosinone Federico Gatti, iniziato coi rivali cittadini il pressing su Gleison Bremer, la Juve vuole continuare l’opera di rinnovamento del settore difensivo, considerando sempre il rebus legato a Matthijs de Ligt. Il giocatore olandese, sempre ambìto dai grandi club europei, potrebbe partire a fronte di un’offerta congrua: tradotto, non meno di 70 milioni. Se l’ex Ajax dovesse salutare la truppa, si renderebbe necessario un ulteriore grande acquisto alla casella ‘difensori centrali’.
Juve, missione in Francia: Badiashile nel mirino
A soli 21 anni Benoit Badiashile, prodotto delle giovanili del Monaco, è già diventato uno dei leader della formazione del Principato. Fisico possente (1,94 di altezza), già indicato nel 2019 dall’UEFA come uno dei 50 giovani più promettenti per la stagione 2019-20, il francese è uno dei pezzi pregiati del club transalpino. Come riportato quest’oggi dal Corriere dello Sport, emissari del club bianconero avrebbero già mosso i loro passi per visionare il talento, considerato profilo ideale – per caratteristiche e puntualità nella marcatura a uomo – per sostituire una colonna come Giorgio Chiellini.
Secondo quanto riportato dal quotidiani romano, il Monaco avrebbe già fissato il prezzo. Si parla di 30 milioni. L’operazione, oltre a non presentarsi come la più ecomomica, potrebbe essere ostacolata anche dalla forte concorrenza estera sul giocatore. Oltre all’immancabile PSG – che non vorrebbe lasciarsi sfuggire alcuno dei talenti in patria – ci sono le solite sirene inglesi. E spagnole. I buoni rapporti del club transalpino con le società italiane e con gli intermediari di mercato che operano in Italia e Francia potrebbero essere un fattore decisivo per la buona riuscita dell’affare.