Udinese-Atalanta si giocò con i friulani in piena emergenza Covid. La dirigenza, per questo motivo, decise di tentare il ricorso
Riavvolgiamo il nastro a gennaio. La Serie A, in piena emergenza pandemia, stava vivendo continui problemi burocratici a causa del rinvio delle gare. Tra le partite in programma c’era anche Udinese-Salernitana, giocatasi il 9 gennaio.
I friulani si presentarono di fatto con 13 giocatori, più un gruppo di ragazzi della Primavera a completare la rosa, contro l’Atalanta di Gasperini. Molti calciatori dovettero reinventarsi in un ruolo non loro e la partita si concluse con un roboante 2-6 in favore dei bergamaschi.
Il 23 marzo la dirigenza dell’Udinese decise di presentare ricorso alla FIGC proprio per le precarie condizioni della rosa. A differenza di altre società che si tutelarono, i friulani optarono per scendere in campo, ma il risultato fu infausto. Oggi il Collegio di Garanzia dello Sport ha chiarito l’esito del ricorso.
Udinese-Atalanta, ricorso respinto: niente da fare per i bianconeri
L’ente ha deciso di respingere il ricorso intentato dall’Udinese. Questo un estratto del comunicato ufficiale: “È stato respinto il ricorso proposto della società istante avverso il provvedimento di omologazione del risultato della gara Udinese-Atalanta, disputata in data 9 gennaio 2022 e conclusasi con il risultato di 2-6“.
Nulla da fare quindi per i ragazzi di Cioffi. Il risultato è stato ufficialmente omologato e la sconfitta ritenuta tale. Rimane quindi solo una partita da recuperare contro la Salernitana, che si giocherà il 20 aprile.