Il cambio di procuratore potrebbe cambiare anche il futuro del centrocampista per il quale in Serie A si sfidano Milan e Napoli
Le strade di Jordan Veretout e della Roma si separeranno a giugno. Un epilogo scritto che va anche oltre la fine del rapporto tra il centrocampista francese e il manager italiano Mario Giuffredi. Nel senso che la Roma aveva trovato un’intesa di massima con il giocatore e quel che ora è diventato ufficialmente il suo vecchio manager (lo stesso Giuffredi aveva chiarito l’intesa e la fine del rapporto a CMIT.TV qualche giorno fa, da ieri si sa che Kevin Benhaim ha depositato il mandato del calciatore presso la federazione francese).
Il cambio delle carte in tavola da parte di Veretout e la richiesta di 6 milioni l’anno di ingaggio ha fatto sì che qualsiasi ricucitura diventasse impossibile. E poi ci sono state le ultime vicende di natura personale che hanno però fatto ravvisare un comportamento non gradito dalla società giallorossa. E la certificazione che sarà addio tra due mesi.
Roma, Veretout verso l’addio: Napoli, Milan e non solo sul francese
Ora c’è da capire cosa dirà l’immediato futuro, perché la situazione non è semplicissima. Servirà in qualche modo rasserenare il rapporto almeno per trovare un’intesa che sancisca la separazione. I nodi da sciogliere: intanto la richiesta di ingaggio, non si capisce se è qualcosa che Veretout riserverà solo al club giallorosso (probabile), se fosse il parametro che si è posto per se stesso ovunque vada, i club disposti a ragionare su queste cifre diventano pochi e la stagione del francese potrebbe non incoraggiarli. Dentro la richiesta di ingaggio c’è anche la scadenza di contratto, 2024, che chiaramente suggerisce soprattutto alla Roma di chiudere il caso questa estate. Ma attenzione, perché ormai si è visto come perdere un giocatore a parametro zero è qualcosa che le società cominciano a mettere in conto (basterebbe guardare in casa di Milan, Napoli e Juve per capire: leggi Donnarumma, Kessié, Insigne, Dybala): questo per dire che anche Veretout se non venisse a più miti consigli lo spauracchio dei due anni restando a guardare non lo deve far stare troppo sereno. Poi c’è la richiesta della Roma che per adesso non scende dai 18-20 milioni per iniziare una trattativa che si potrebbe chiudere intorno ai 15.
Al momento, ragionando su tutte le questioni in ballo di cui vi raccontiamo, il mercato non sta dando segnali: c’è stato un timido segnale dell’OM, con cui i rapporti della Roma sono molto solidi, ma la società francese non è arrivata nemmeno a 10 milioni. Si sa di un interesse del Napoli, riferito all’estate scorsa e condiviso con l’entourage del giocatore all’epoca: ma Jordan decise di restare alla Roma quando i tempi e i rapporti erano evidentemente diversi. In Italia per adesso non si è mosso altro. Il Milan potrebbe essere alla finestra per capire come matureranno le cose. E poi c’è la Premier, ma finora niente di concreto, solo sussurri riferiti ad Aston Villa e Southampton. Movimenti da Londra, versante Tottenham, non hanno trovato conferme. La Roma tiene le antenne dritte. E allo stesso modo fanno il giocatore e il suo nuovo manager.