Sul cammino del Milan, in vista del prossimo calciomercato estivo, spunta il Manchester City: scambio da impazzire
Mancano otto giornate alla chiusura della Serie A e per il Milan di Stefano Pioli è tempo di preparare la prossima gara contro il Bologna. I rossoneri non possono permettersi di sbagliare per poter sperare nella conquista del tricolore: con il Derby d’Italia nel prossimo turno di campionato, molto potrebbe già delinearsi. Il ‘Diavolo’ guarda però già al prossimo calciomercato estivo, con diverse opzioni in ballo per rinforzare la rosa a disposizione dell’allenatore emiliano. Dalla difesa che necessiterà di un nuovo centrale visto la partenza a zero di Romagnoli, discorso analogo per il centrocampo dove la partenza di Kessie è praticamente scontata.
In attacco molto dipenderà da Zlatan Ibrahimovic che in questa stagione ha saltato tante gare per infortunio ma potrebbe comunque rinnovare l’accordo in scadenza il 30 giugno 2022 con la società meneghina. In tal senso Pep Guardiola ha intenzione di bussare alla porta del club di via Aldo Rossi, proponendo uno scambio che può mandare ko anche la Juventus di Allegri: ecco lo scenario sull’asse Manchester-Milano.
Il City su Leao: scambio e Juve ko
Pep Guardiola non molla l’idea di mettere le mani su Rafael Leao. Il gioiello portoghese, in scadenza nel 2024, non ha ancora rinnovato con il Milan che comunque lavora da tempo con Mendes per blindare l’attaccante. La valutazione fatta dal Milan per il suo talento è di circa 60 milioni ed i ‘Citizens’, in tal senso, possono allettare il club di via Aldo Rossi con un’intrigante proposta di scambio.
Sul piatto c’è Riyad Mahrez, esterno algerino in scadenza l’anno prossimo e reduce fino a questo momento da 22 reti e 7 assist vincenti in 36 presenze complessive in quel di Manchester. Il talento viene valutato circa 40 milioni e piace da tempo alla Juventus per il post Dybala.
Il Milan, se dovesse accettare la proposta di scambio, metterebbe nei guai anche la società di Andrea Agnelli che per l’eredità di Dybala sarebbe dunque costretta a guardare altrove.