Vincenzo Italiano, il tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa dopo la robante affermazione della sua squadra al ‘Maradona’ di Napoli
Certamente soddisfatto, ma anche arrabbiato per le tante distrazioni sofferte dalla sua squadra, l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha commentato in conferenza stampa la convincente affermazione della sua squadra in quel di Napoli.
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Grazie alla ‘manita’ rifilata ai partenopei, la Fiorentina si è guadagnata l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.
“La soddisfazione più grande è aver ritrovato lo spirito che sembrava perso a Torino, sono felice della reazione dei ragazzi soprattutto nel primo tempo: è stata una partita pazza con tante espulsioni, in parità numerica abbiamo fatto vedere tante cose poi in due minuti abbiamo subito un gol su palla nostra e una espulsione in un’azione dove potevamo essere più svegli”, ha esordito il tecnico.
“Bella partita per chi l’ha vista, tanti gol e soddisfazione per il passaggio del turno. Ho ritrovato la mia squadra, non potevamo non reagire. Dragowski? Ha sbagliato, può capitare e non ha letto bene quella palla lunga. Gli era già successo, è un giovane e capirà. Gol del pareggio al 95°? Mi fa arrabbiare, loro erano in nove e non si può mandare una squadra ai supplementari con quella superiorità. Non lo riesco a mandare giù, stavamo dominando e loro erano in nove: potevamo evitarlo. Ho avuto da ridire qualcosa dopo la fine della partita? Qualsiasi allenatore non riesce a stare sereno dopo una partita del genere, dove accade di tutto e gli errori sono grossolani. Si poteva compromettere tutto, ma sono contento per il passaggio del turno e per la vittoria contro il Napoli“.
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Due battute anche sulla prestazione di Krzysztof Piatek, tornato al gol in Italia: “Piatek? Oggi è entrato nel momento in cui dovevamo difendere l’inferiroità, si è sacrificato. Nel momento in cui abbiamo avuto l’uomo in più, ha saputo stazionare negli ultimi 20 metri e alla prima palla ha fatto gol. È quello che volevamo”.
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