Romelu Lukaku e Thomas Tuchel alla resa dei conti dopo le dichiarazioni del belga e la sua esclusione dal big match col Liverpool di domenica pomeriggio
Ci siamo. Come annunciato da uno dei due protagonisti della vicenda – Thomas Tuchel, il tecnico del Chelsea – oggi ci sarà l’incontro tra quest’ultimo e Romelu Lukaku dopo la bufera scatenatasi a seguito delle dichiarazioni del bomber belga, che ha lasciato intendere di non essere felice a Londra.
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Nella giornata di domenica c’è stato un altro strappo: il tecnico tedesco ha infatti lasciato fuori l’ex Inter dalla lista dei convocati per l’importante match di Premier League contro il Liverpool: “La situazione si era fatta troppo grossa, dovevo preservare la squadra in vista della preparazione della partita”, ha dichiarato l’ex tecnico del PSG per spiegare la sua clamorosa scelta. Certo è che ora non ci si può proprio più nascondere: la situazione è esplosiva, e l’incontro tra i due – anticipato dallo stesso Tuchel – servirà a chiarire i rapporti in essere e a determinare il futuro immediato – o prossimo – di Big Rom.
Gli scenari possibili, almeno per ora, non sembrano poi tantissimi. L’investimento monstre fatto dai Blues – 115 milioni di euro per il cartellino – non può essere gettato alle ortiche per delle dichiarazioni. Per quanto inopportune possano essere state. L’ingaggio del belga poi non si presta a soluzioni in prestito in un mercato che ancora risente delle difficoltà causate dal Covid. A Milano qualcuno sogna il ritorno di Big Rom, ma anche pagare metà dello stipendio annuo del protagonista principe dello Scudetto nerazzurro appare veramente complicato. Più fattibile, ma a giugno e non a gennaio, il trasferimento al Tottenham. Dove ad attendere Lukaku ci sarebbe il suo mentore, Antonio Conte.
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Prima eventualmente di ingaggiare il suo vecchio pupillo, il tecnico salentino dovrebbe cedere Harry Kane al Manchester City, tirandosi dunque fuori di conseguenza dall’assalto a Dusan Vlahovic, che sarebbe stato sferrato nella prossima estate. Anche questa operazione sembra di difficile realizzazione non fosse altro per l’accesa rivalità tra Blues e Spurs e per la malcelata volontà del club di Abramovic di non rafforzare una diretta rivale. Per di più cittadina, appunto. L’ipotesi del prestito a gennaio, a qualsivoglia squadra, è anch’essa da scartare: troppo ingombrante, in tutti i sensi, il bomber belga per pensare che qualcuno abbia le possibilità di inserirlo in rosa, e con un ruolo da protagonista, a stagione in corso.
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