Panchina bollente quello dello Spezia, con Thiago Motta in bilico: due nomi per sostituirlo, ma partire potrebbe anche non essere lui
Tra lo Spezia e Thiago Motta c’è una situazione sospesa che andrà definita nelle prossime ore. L’ultima linea di confine sembra poter essere quella di mercoledì 29, dopodomani, quando la squadra si ritroverà in campo con il tecnico per riprendere gli allenamenti.
In ballo c’è proprio il destino dell’allenatore e gli spifferi arrivati su una serie di consultazioni attivate in forma più o meno riservata, danno forza all’idea che il capo dell’area tecnica Pecini voglia provare a chiudere il rapporto con il tecnico italo-brasiliano. Certo il tempo per decidere è poco, sembra che Marco Giampaolo abbia già comunicato il suo no, ma ci sarebbero altre due piste in ballo. Una porterebbe a Maran, ancora sotto contratto con il Genoa, e una a Nicola, reduce dall’avventura al Torino nei pruni sei mesi di quest’anno e poi scaricato.
La clausola emersa (o fatta emergere) sulla penale da riconoscere a Thiago Motta in caso di rescissione prima del 31 dicembre rappresenterebbe un problema che il club ligure vorrebbe provare a bypassare. Si tratta di una somma vicino ai 400 mila euro: il modo in cui è trapelata la notizia avrebbe anche infastidito il tecnico che ha intenzione di portare avanti il suo mandato e ha la squadra dalla sua parte (il risultato di Napoli, per chi sa come va il calcio, è più che un indizio in questa direzione).
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Una cosa appare certa: in questo momento il rapporto che risulta essere consumato è proprio quello tra il tecnico e il direttore sportivo Pecini. Qualcuno dice che i due si parlerebbero poco. Certo è che fino a questo del campionato una cosa va detta, volendo restare equidistanti: il quartultimo posto in classifica rappresenta un piccolo capolavoro che Thiago Motta ha ottenuto, dovendo superare l’estate con i venti positivi al Covid che hanno minato la serenità del lavoro di preparazione e più di qualche giocatore indisponibile: di certo, per dire una, le rose di Cagliari e Genoa appaiono sulla carta più dotate.
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All’orizzonte c’è un trittico di partite che inizieranno dal 6: il Verona in casa, il Genoa fuori e la Samp di nuovo al Picco. Tre gare cruciali che potrebbero dare una definizione più chiara alla classifica dello Spezia. E attenzione ad uno scenario finora non calcolato ma secondo qualcuno da non escludere del tutto: anche la posizione di Pecini potrebbe finire sotto la lente di ingrandimento della proprietà in queste ore.
S.F.
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