Dopo le feste la Juventus è attesa da tre big match con Napoli, Roma e Inter. Intanto, la dirigenza dovrà resistere agli assalti a due calciatori
Archiviato il girone d’andata, la Juventus si proietta verso le supersfide di inizio 2022 con Napoli, Roma e Inter (Supercoppa Italiana). Un banco di prova importantissimo, soprattutto in seguito alle numerose battute d’arresto delle prime 19 giornate. L’inizio dell’anno inoltre, coinciderà con l’avvio della sessione di calciomercato, in una delle finestre di riparazione più importanti degli ultimi anni: rinforzare la rosa appare attualmente l’unica soluzione per andare a riprendersi il quarto posto. Intanto, Cherubini e Arrivabene dovranno anche resistere agli assalti ai due big.
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La Juventus ha attraversato uno degli avvii di campionato peggiore di sempre, sicuramente degli ultimi dieci anni. Massimiliano Allegri sta trovando difficoltà nel trovare l’assetto giusto e l’identità della squadra. Molto hanno pesato le assenze per infortunio di Chiesa e Dybala, presenti ad intermittenza. Il futuro del giocatore della Nazionale di Roberto Mancini potrebbe cambiare in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League. Stessa situazione anche per l’altro gioiellino Matthijs de Ligt, avvicinato ad altre squadre dal suo procuratore Mino Raiola.
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Calciomercato Juventus, assalto a Chiesa e De Ligt
Chiesa e De Ligt, i due maggiori prospetti in casa Juventus, potrebbero lasciare Torino nella prossima estate. A dirlo il giornalista Paolo Bargiggia, attraverso il suo sito. L’olandese sarebbe seguito dal Barcellona e da alcuni club della Premier League. L’azzurro invece, è ancora di proprietà della Fiorentina ed il suo riscatto è condizionato dal raggiungimento di almeno uno di questi tre obiettivi: 10 gol, 10 assist, qualificazione in Champions League.
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Chiesa in questa stagione ha raccolto tre gol e tre assist. Considerando l’attuale distanza dal quarto posto in Serie A, nessuno dei tre obiettivi è centrato. In tal caso, l’obbligo di riscatto diventerebbe diritto di riscatto, favorendo di fatto la cessione per una cifra tra gli 80 e i 100 milioni.