Il brutto infortunio di Simone Kjaer porta il Milan ha cercare un erede sul mercato: già trovato il sostituto a gennaio
Torna il mercato di gennaio e, quattro anni dopo, torna il nome di Yerry Mina per la Serie A. Dalla Spagna il difensore centrale colombiano dell’Everton viene accostato al Milan, in apprensione per l’infortunio di Simon Kjaer. E’ un dato di fatto che con Rafa Benitez (esonerato in queste ore) Mina stia trovando meno spazio di quello che già Carlo Ancelotti gli aveva sensibilmente ridotto rispetto a Marco Silva, il tecnico che gli aprì le braccia a Londra dopo il flop a Barcellona.
Ma riavvolgiamo il nastro tornando a dicembre del 2018, quando il mandato per l’Europa era nelle mani del manager Mario Mauri e della Officina Soccer. Mina piaceva all’Inter, al Milan, alla Lazio e alla Roma, ma era stata la Sampdoria a formulare l’offerta scritta e a farla pervenire al Palmeiras: una cifra vicina ai 9 milioni per il cartellino con percentuale del 20 per cento sulla futura rivendita e un ingaggio a salire da 1,5 a 2,5 milioni. Da lì, come d’incanto, il colpo di mano dello zio del giocatore, Jair, fratello del papà, che mise in piedi una operazione lampo con il Barcellona e il ds Pep Segura tagliando fuori i manager italiani (che dovrebbero avere ancora una causa internazionale in piedi con lui): 13 milioni al Palmeiras e una clausola di rescissione da 100 milioni di euro per un calciatore che Valverde bocciò quasi all’istante: «Bravo, ma il Barça per lui è ancora troppo». Mina la maglia blaugrana l’ha messa 6 volte in cinque mesi, poi via, destinazione Premier.
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Da un po’ la sua gestione non appartiene più allo zio, tagliato fuori come il ds del Barcellona Segura, con cui nell’estate 2019 il club catalano chiuse anticipatamente il rapporto. DI Mina si occupa la Wasserman, l’agenzia statunitense di Los Angeles che gestisce tanto mondo dello spettacolo (i popolari Coldplay, per dirne una) ed è sbarcata ornai da diversi anni nel calcio: prova ne sia che, oltre Mina, nel portafoglio clienti ci sono tra gli altri Valverde del Real, Laporte del City, Reyna e Guerreiro del Dortmund, Aouar del Lione, Dendoncker del Wolverhampton.
Il Milan sta seguendo Mina che, al netto di quel salto forse troppo alto a Barcellona, in Premier ha fatto vedere buone cose ed è un punto fermo della nazionale colombiana. Attenzione, in questo orizzonte Mina, alla Roma che potrebbe guardare nella direzione del centrale dell’Everton più per il prossimo mercato estivo piuttosto che nell’immediato. La statunitense Wasserman ha lavorato attraverso uno dei suoi agenti, Neil Fewings, per l’operazione Abraham alla Roma con Federico Pastorello.
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Per ora i segnali da seguire dicono Milan. Anche perché Mina va in scadenza a giugno 2023: e questo è un dettaglio ghiotto, affatto da poco quando bisogna sedersi per intavolare una trattativa: a Londra, dove due anni fa lo hanno pagato 35 milioni di euro, guadagna 3,5 milioni l’anno. La quotazione è crollata intorno alla metà.
S.F
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