Il CT dell’Italia, Roberto Mancini, parla a poche ore dalla delusione di Belfast: “Ai playoff eviterei solo una squadra”
Quella di ieri è stata una giornata difficile per tutti gli italiani. La Nazionale guidata da Roberto Mancini non va oltre lo 0-0 contro l’Irlanda del Nord ed è costretta ad affrontare l’ostacolo playoff per qualificarsi ai Mondiali in Qatar. Una situazione molto rischiosa, con la quale ci siamo già bruciati nel 2017.
A poche ore dall’amara delusione, il CT ha rilasciato una lunga intervista al ‘Social Football Summit 2021’: “Pensavamo di essere già qualificati a questo punto, ma bisogna accettare il verdetto del campo quando è negativo. Abbiamo ancora delle possibilità e ce la giocheremo. Con l’Irlanda del Nord è stata una partita negativa quindi la cataloghiamo come meta più difficile. Da giocatori e allenatori abbiamo vissuto situazioni simili, sono momenti in cui le cose non vanno bene. Cerchi di fare il massimo, ma magari non sei in grandi condizioni. Continuo ad essere molto fiducioso, magari tutto questo ci darà qualcosa in più”.
Mancini ha aggiunto: “Bisogna pensare positivo. Se c’era un momento in cui doveva andare non bene, meglio adesso forse piuttosto che a marzo o al Mondiale. Ci possono essere momenti di rilassamento, ma il problema è stato avere anche tanti infortunati in un momento decisivo. Per rendere al massimo c’è bisogno di trovare continuità”.
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GIOVANI E SVIZZERA: “Dobbiamo sempre cercare delle soluzioni, magari giocatori più giovani che possono venire buoni tra un anno. Dipende anche da loro, dovrebbero magari giocare di più e fare esperienze importanti. Quando è stata sorteggiata la Svizzera sapevo che sarebbe stato complicato, ma non pensavo di andare ai playoff. È stata più difficile del previsto. Ora dobbiamo migliorare le forze e prepararci per marzo. L’Europeo? Lo hanno vinto i ragazzi, sono stati bravi a credere nelle loro qualità. Il merito è prevalentemente loro”.
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OTTIMISTA: “Cosa mi fa esserlo? La squadra è ottima, non ha vinto l’Europeo senza meritarlo, per caso o perché si è difesa, ma perché ha strameritato contro squadre sulla carta più forti. Ci sono momenti in cui non si riesce a dare il 100%, è troppo facile parlare dopo. Non dobbiamo cercare scuse, sappiamo che potevamo fare di più, ce la siamo complicata da soli. Con la Svizzera non abbiamo subito quasi per niente, purtroppo i rigori si sbagliano e li sbaglia chi li tira. Se mi hanno ritirato la laurea stanotte? Non so se ci stanno pensando (ride, ndr)”.
PLAYOFF: “Se arriviamo a marzo con tutti i giocatori convocabili a disposizione possiamo incontrare chiunque, non è un grande problema. Se devo qualcuno dico Portogallo, sarebbe dura per entrambe. Per il resto possiamo vedercela con chiunque. Cosa farò in questi mesi? Vedrò partite, qualche riunione, cercheremo di trovare e fare qualcosa di buono. Ma non ci abbatteremo per quello che è successo in questa settimana”.
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