La storia delle piccole squadre è costellata di giocatori che, attratti dalle lusinghe dei grandi club, abbandonano la provincia per accasarsi nelle società più prestigiose: c’è però anche chi rifiuta…
La parabola dei migliori giocatori delle cosiddette matricole – società piccole che magari fanno delle apparizioni saltuarie in Serie A – è di solito segnata. Il profilo viene adocchiato dal grande club che lo ingaggia, facendo felice sia il cassiere della piccola società, che il calciatore stesso, che inizia a sognare un futuro nel grande calcio.
LEGGI ANCHE >>>Mendes alla regia del super scambio Milan-City: sì di Guardiola
Per rimanere aggiornati e commentare con noi tutte le notizie di mercato, di calcio italiano ed estero, seguiteci sui nostri profili FACEBOOK, TWITTER e INSTAGRAM!
Se ne facciamo una questione di blasone, di storia, ed ultimamente anche di rinnovate possibilità ecomomiche, certamente il Milan occupa un posto di rilievo nei club calamita per i prospetti più interessanti del calcio impropriamente chiamato “minore”. Eppure, incredibile a dirsi, qualcuno ha anche avuto il coraggio di rifiutare la maglia rossonera, forse per un eccesso di modestia. O di realismo.
Maggiori, il retroscena sul rifiuto al Milan
Il protagonsita della vicenda è Giulio Maggiore, il capitano dello Spezia. Intervenuto a margine di un evento tenutosi in Liguria, il 23enne centrocampista ha raccontato un retroscena di mercato sconosciuto ai più.
LEGGI ANCHE >>> Serie A, Sampdoria-Spezia 2-1: domina Candreva, Verde non basta
“Portare la fascia della squadra della mia città è bellissimo, sento il grande affetto della gente e mi dà grande soddisfazione sapere di essere entrato nel cuore delle persone”, ha esordito Maggiore. “Ovviamente i risultati fanno la differenza ma è un amore molto bello. In passato ho rifiutato il Milan perché non mi sentivo pronto, mentre dopo tanti anni di sacrifici ho preferito finire la maturità e rinunciare al Mondiale”.
LEGGI ANCHE >>> Serie A, 12a giornata: stop del Napoli, bene la Lazio
Sull’avversario più forte incrociato in campo, Maggiore non ha dubbi: “Uno di questi è sicuramente Milinkovic Savic della Lazio. Affrontare le grandi squadre ha sempre un gran fascino ma c’è più tensione contro quelle che hanno il tuo stesso obiettivo di classifica”, ha concluso.