Intervenuto ai microfoni di Gr Parlamento, il presidente della Lega Serie A ha usato toni accesi per criticare la linea politica riguardante la capienza negli stadi
Pian piano la società civile sta tornando alla normalità dopo l’incubo del Covid. I cinema, per esempio, sono stati riaperti al 100%, mentre negli stadi di calcio di Serie A ancora vige la limitazione del 75%. Il numero uno della Lega Calcio ha battuto il tasto su questa “discriminazione” nel corso di un intervento radiofonico.
LEGGI ANCHE >>> Lega Serie A, votazione terminata: l’esito per l’elezione di Dal Pino
Per rimanere aggiornati e commentare con noi tutte le notizie di mercato, di calcio italiano ed estero, seguiteci sui nostri profili FACEBOOK, TWITTER e INSTAGRAM!
Paragonando le situazioni dei contagi con altri paesi che da qualche settimana hanno già abolito le restrizioni conro la presenza del pubblico, Dal Pino si è reso protagonista di un duro attacco a CTS e Governo per la linea adottata. A suo dire troppo prudente. E che non tiene conto del fatturato dell’industria calcio.
Dal Pino sbotta e “avverte” i tifosi
“Il green pass è una misura fondamentale, ma deve valere – spiega Dal Pino – Tenere i cinema aperti al 100% e gli stadi ancora al 75% non ha senso. Il calcio è un’industria che compete a livello internazionale, i dati dei contagi sono migliori di quelli dell’Inghilterra e simili a quelli della Spagna. Il derby di ieri e le partite di Champions avrebbero potuto generare ben altri incassi. Poi i tifosi non si devono stupire se le squadre dovranno vendere giocatori per competere”, ha dichiarato il dirigente.
A.C.