Intervenuto all’assemblea degli azionisti, il numero uno bianconero ha parlato a tutto tondo della Juve del presente e di quella del futuro: non è mancata una frecciata a CR7
Andrea Agnelli non si tira indietro. Il presidente della Juventus, a margine dell’assembela degli azionisti, ha fatto il punto sulla situazione tecnica e societaria del club. Dopo un excursus sulla situazione finanziaria del club, il numero uno juventino ha parlato anche del difficile momento della squadra e di un sogno di mercato di cui si continua a discutere.
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“I risultati della prima squadra sono stati straordinari e irripetibili in questi anni. Non ci sarà mai appagamento: penso che la fiducia in Nedved, Arrivabene, Cherubini e Allegri per la parte tecnica non possa venir meno. Questo discorso vale ovviamente anche per il sottoscritto. In questo contesto dobbiamo lavorare come un corpo unico, sapendo che la società e la squadra vengono prima di tutto: siamo tutti utili per la causa ma nessuno è indispensabile. In campo e fuori serve sacrificio e disciplina, come sempre nella storia della Juve”.
“E’ stato un onore e un piacere avere come noi Cristiano, simbolicamente dobbiamo applaudirlo per averci fatto gioire per quello che ha fatto sul campo. Ha ragione comunque Morata, che pochi giorni prima della partenza di Ronaldo ha detto che la maglia della Juve richiede senso di responsabilità. La Juve come società è più grande rispetto a chiunque abbia partecipato dal 1897 ad oggi al suo percorso. La Juventus viene prima di qualsiasi persona e giocatore”, ha dichiarato Agnelli.
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Il figlio di Umberto Agnelli è poi tornato sull’operazione Pogba, lasciando intendere come l’amore per il francese sia tutt’altro che svanito: “Dal 2012 al 2019 siamo passati a livello globale da 2,7 a 9,5 miliardi di euro. Con la cessione nell’estate 2016 del nostro amato Pogba, abbiamo visto un’impennata di operazioni sopra i 50 milioni di euro. La dinamica ha mosso il mercato”. Il sogno di far tornare il giocatore del Manchester United a Torino è ancora vivo…
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